Cynthia Sleiter e il suo grande sogno: gli Oscar 2025 e la celebrazione del cinema italiano

Cynthia Sleiter e il suo grande sogno: gli Oscar 2025 e la celebrazione del cinema italiano

Cynthia Sleiter, set decorator italiana, è candidata agli Oscar 2025 per il film “Conclave”, un thriller che esplora l’elezione papale, dopo una carriera ricca di collaborazioni con grandi registi.
Cynthia Sleiter e il suo grand Cynthia Sleiter e il suo grand
Cynthia Sleiter e il suo grande sogno: gli Oscar 2025 e la celebrazione del cinema italiano - Gaeta.it

Cynthia Sleiter, set decorator di origine italiana, è pronta a vivere un momento memorabile alla cerimonia degli Oscar 2025. La sua candidatura, insieme alla talentuosa Suzie Davies, è il risultato di un lavoro di alta qualità nel film “Conclave”, un thriller che esplora le dinamiche dell’elezione papale. Girato tra Roma, Cinecittà e la splendida Reggia di Caserta, questo progetto ha avuto un grande impatto e ha messo in luce il talento di una professionista che, seppur alla sua prima candidatura, porta con sé un bagaglio significativo di esperienze. Ospite assidua in passate edizioni degli Oscar, Sleiter ha già avuto modo di immergersi nel glamour di Hollywood, avendo collaborato in passato con i grandi del settore.

La carriera di Cynthia Sleiter

Nata a Edimburgo e trasferitasi a Roma all’età di sei anni, Sleiter ha sempre avuto un forte legame con l’arte e la cultura. La sua formazione all’Accademia di Belle Arti l’ha portata a muovere i primi passi nel cinema, dove ha avuto l’opportunità di lavorare al fianco di maestri del calibro di Bernardo Bertolucci, Ridley Scott e Martin Scorsese. Già presente agli Oscar del 1988 grazie al suo lavoro ne “L’Ultimo Imperatore”, il kolossal di Bertolucci che ha trionfato in numerose categorie, Sleiter non dimentica quella notte storica. Oggi, con 66 anni e una carriera solida, spera che il passato possa ripetersi.

Le sfide nella scenografia di “Conclave”

Il progetto per “Conclave” ha presentato non poche difficoltà, soprattutto nella ricostruzione della Cappella Sistina. Sleiter ha raccontato che il lavoro è stato effettuato in un tempo record di sole dieci settimane, un’impresa che ha richiesto l’impiego di una squadra di pittrici altamente qualificate. Oltre a riprodurre la bellezza della Cappella, c’era la necessità di rendere realistica una scena di esplosione, per la quale sono state dedicate intere giornate di ripresa. Ogni take richiedeva precise analisi e preparazioni, per assicurare che l’impatto visivo risultasse autentico.

Mentre le opere d’arte della Cappella Sistina sono famose in tutto il mondo, le location della Casa Santa Marta, dove i cardinali si riuniscono durante i conclavi, sono meno note. Sleiter ha descritto questo processo come un’avventura creativa, che ha portato la squadra a cercare ogni dettaglio, come telefoni e abat jour, per conferire autenticità alle scene.

Aspettative e preparativi per la notte degli Oscar

Con l’evento degli Oscar alle porte, tutto è pronto per Cynthia Sleiter. Ha scelto un abito fucsia di Pucci per la serata e sembra serena e carica di entusiasmo. Per la scadenza del discorso sul palco, ha deciso di affidare a Suzie Davies il compito di esprimere i ringraziamenti, già ben preparati in precedenza. Il nervosismo è palpabile, simile a quello che si prova prima di un’importante prova scolastica, come scherza mentre guarda il figlio diciottenne accanto a lei.

“Per me il peggio è passato”, confida Cynthia, concentrandosi sui momenti di gioia e divertimento che la cerimonia degli Oscar può offrirle. Con una carriera ricca di successi e un futuro luminoso davanti a lei, l’emozione di questa esperienza è palpabile nell’aria. Gli occhi sono puntati sia su di lei che sul suo lavoro, testimonianza di quanto il cinema italiano continui a brillare sulla scena internazionale.

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