Un ambizioso progetto di trekking ha preso il via da Fai della Paganella, in Trentino. Intitolato “Dalle Dolomiti all’Etna – In cammino per l’inclusione e la sostenibilità“, quest’iniziativa mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dell’inclusione sociale e della sostenibilità ambientale. Organizzato dall’associazione Dolomiti Open ASD, l’evento celebra anche il decennale del progetto Brenta Open e vede la partecipazione attiva della cooperativa sociale GSH. L’itinerario infatti collega due importanti siti patrimonio dell’umanità dell’UNESCO: le Dolomiti e l’Etna.
Un cammino lungo oltre 2.000 chilometri
Dettagli dell’itinerario
Il cammino, che è partito il 29 agosto 2023, prevede un percorso a piedi di oltre 2.000 chilometri che attraverserà numerose regioni italiane. I partecipanti cammineranno attraverso il Trentino, il Veneto, l’Emilia Romagna, la Toscana, l’Umbria, il Lazio, la Campania, la Calabria e infine la Sicilia, dove è previsto l’arrivo sull’Etna il 10 dicembre 2024. Questo lungo viaggio non solo rappresenta un’avventura fisica, ma funge anche da momento di riflessione su questioni importanti come l’inclusione e la sostenibilità. Ogni tappa del percorso offrirà opportunità di confronto e dialogo sulla valorizzazione dell’ambiente e l’accoglienza delle diversità.
Un incontro con papa Francesco
Per dare ulteriore significato a questa iniziativa, è previsto un incontro con una rappresentanza dei partecipanti e papa Francesco. Questo momento di confronto non solo sottolinea l’importanza dei valori dell’inclusione e della sostenibilità, ma rappresenta anche un riconoscimento dell’impatto sociale che questo cammino intende avere. Le parole del pontefice possono fungere da motivazione e sostegno per coloro che partecipano al progetto, incoraggiando un messaggio di unità e rispetto reciproco.
I valori di inclusione e sostenibilità
L’impegno della cooperativa GSH
Il presidente della coop. GSH, Michele Covi, ha sottolineato l’importanza della partecipazione a questa iniziativa. Covi ha affermato che il cammino rappresenta un’opportunità unica per promuovere l’importanza dei valori di inclusione, i quali sono fondamentali per costruire una società che accoglie tutte le persone senza distinzione. Questi valori non solo devono essere espressi attraverso l’azione e l’incontro con la natura, ma devono anche diventare un punto d’incontro per tutte le diversità, trasformandole in ricchezze comuni.
Rispetto per la natura
Un altro aspetto chiave del progetto è il rispetto per l’ambiente. La scelta di un approccio a “passo lento” non è casuale; camminare permette di vivere e apprezzare la natura in modo consapevole. Questo percorso si propone di educare i partecipanti e gli spettatori sull’importanza della sostenibilità, illustrando come ogni passo in più verso la consapevolezza ambientale possa tradursi in un beneficio collettivo. Alla base dell’iniziativa vi è l’idea che l’ambiente naturale non è una mera cornice, ma un elemento essenziale della nostra esistenza, che deve essere preservato per le generazioni future.
L’importanza della partecipazione collettiva
Coinvolgimento delle comunità locali
Il progetto non si limita a un cammino fisico, ma cerca di coinvolgere anche le comunità locali lungo il percorso. Ogni passaggio attraverso le varie regioni italiane sarà l’occasione per creare eventi e attività che possano avvicinare maggiormente le persone ai valori dell’inclusione e della sostenibilità. Le tappe programmate includeranno incontri e dibattiti con associazioni e gruppi locali, dando voce a un insieme di esperienze che mirano a rafforzare il messaggio del progetto.
Sensibilizzazione della società
Infine, la camminata si propone di sensibilizzare l’intera società su temi spesso trascurati come il rispetto della diversità e la tutela dell’ambiente. L’idea è quella di amplificare una coscienza collettiva che spinge verso un cambiamento reale e tangibile. Catene di persone che percorrono insieme questi sentieri offrono un’immagine potente di come, unendo le forze, si possa affrontare e superare le sfide contemporanee legate all’inclusione e alla sostenibilità.
Il cammino “Dalle Dolomiti all’Etna” non è quindi solo un viaggio fisico, ma un’opportunità per riflettere profondamente sul nostro ruolo nella società.