Il Museo carnico delle arti popolari Michele Gortani di Tolmezzo, in provincia di Udine, porta a Osaka una tradizione radicata nel territorio friulano: la produzione degli scarpets, calzature tipiche della Carnia simbolo di un’antica artigianalità. Questa partecipazione rientra nell’ambito della presenza della Regione Friuli Venezia Giulia al Padiglione Italia di Expo 2025. L’evento si svolge fino al 3 maggio e si sovrappone alla golden week, periodo di grande richiamo in Giappone, con spazio dedicato alle origini culturali, alle tecniche e ai modelli storici degli scarpets.
L’artigianato carnico in mostra a expo osaka 2025
La presenza del Museo carnico Michele Gortani all’Expo di Osaka serve a raccontare la storia e la realizzazione degli scarpets, calzature nate in Carnia e oggi simbolo della tradizione locale. La collezione porta alla luce sia modelli storici, conservati presso il museo, che riproduzioni contemporanee realizzate a mano. Queste scarpe sono parte integrante dell’identità e della cultura artigianale del Friuli Venezia Giulia. La scelta degli scarpets come elemento espositivo permette di mostrare un esempio di sapienza manuale che si tramanda da generazioni, sostenuta da un marchio di certificazione, Scarpetti, che tutela e valorizza questo prodotto tipico.
Nel padiglione dedicato all’Italia, il Museo propone un percorso espositivo che permette al pubblico internazionale di confrontarsi con i dettagli della manifattura, con le tecniche di cucitura e con i materiali scelti per produrre gli scarpets tradizionali. Ad arricchire l’esposizione, un laboratorio pratico dove si potrà assistere alla costruzione manuale delle calzature, segno tangibile della dedizione artigianale e del valore culturale che tale lavoro porta con sé.
Scarpets tra storia e contemporaneità nel cuore dell’asia
Gli scarpets in mostra non sono solo pezzi storici, ma anche opere contemporanee. Dai modelli d’epoca da uomo e da bambino, custoditi nel Museo carnico, si passa alle creazioni di Momoka Sato, designer giapponese vincitrice dell’Its Contest 2023-24. La sua partecipazione porta un’interazione culturale fra Italia e Giappone che si sviluppa intorno a questi oggetti simbolo. Gli scarpets interpretati da Sato incarnano un dialogo tra tradizione e design moderno, con un forte legame all’identità artigianale.
Ad affiancare la designer giapponese, Elisa Mainardis, artigiana friulana autorizzata a lavorare con il marchio Scarpetti, ha confezionato modelli appositamente per l’evento. Questi esemplari mostrano come la tradizione artigianale non sia legata solo al passato, ma viva nel presente con una produzione che mantiene vivo il legame con le tecniche esclusive di Tolmezzo.
Affinità culturali italiane e giapponesi nella valorizzazione del territorio
La presidente del Museo carnico delle arti popolari, Aurelia Bubisutti, ha rilevato come questo evento internazionale metta in luce le forti affinità tra il popolo carnico e quello giapponese. Entrambi condividono un’attenzione marcata verso la conservazione delle tradizioni artigianali come base per la rigenerazione delle proprie comunità. Questo si riflette in una cura particolare per il legame con il territorio di origine e nello sviluppo di un’idea di bellezza centrata sulla funzione pratica unita all’estetica.
La scelta del Museo carnico di partecipare all’Expo di Osaka con la mostra e il laboratorio dedicati agli scarpets mette in evidenza come i prodotti locali possano farsi portavoce di valori culturali universali. Il concetto di equilibrio fra utilità e emozione estetica, molto amato dagli artigiani carnici, incontra quello giapponese in un confronto che punta a rinforzare l’identità e l’orgoglio locale attraverso l’incontro con culture lontane.
Questa iniziativa rappresenta un’occasione per mostrare all’estero l’arte popolare friulana e per aprire nuovi spazi di dialogo culturale intorno a un oggetto semplice, ma portatore di storie profonde e di una lunga tradizione di lavoro manuale. Il percorso espositivo e il laboratorio si svolgono in un contesto di grande visibilità, dato il risalto offerto dall’Expo e dalla golden week, attirando pubblico internazionale e rafforzando il ruolo del Friuli Venezia Giulia in un circuito globale di artigianato e cultura.