La moda dei gender reveal party, dove il sesso del nascituro viene svelato in grande stile, sta prendendo piede in tutto il territorio* italiano, da *Milano a Napoli. Influencer come Chiara Nasti e noti personaggi del mondo della moda hanno contribuito a questa tendenza, trasformando eventi intimi in momenti di alta visibilità sui social media. Tuttavia, questa nuova cultura non è esente da comportamenti controversi, come dimostrano episodi avvenuti a Pozzuoli che sollevano interrogativi sulla salute mentale della società contemporanea.
La tendenza dilagante dei gender reveal e gender shower
La spettacolarizzazione della nascita
Il gender reveal party è un evento che consiste nel rivelare il sesso del bambino in maniera creativa, spesso con l’uso di fumogeni, palloncini colorati o torte sorprendenti. Un’altra forma popolare è il gender shower, che celebra l’arrivo imminente del neonato. Questi eventi, inizialmente visti come un modo bello e divertente per condividere la gioia della nascita, sono diventati una vera e propria opportunità di marketing sui social media. Tuttavia, ciò ha reso le esperienze familiari, un tempo private, affette da una ricerca incessante di approvazione da parte del pubblico.
La questione si complica con comportamenti eccessivi: a Pozzuoli, un episodio tragico ha visto alcuni familiari imbrattare i muri della ginecologia ospedaliera con il nome del neonato, mentre in un altro caso, fumogeni sono stati accesi in un cimitero per comunicare a una defunta il sesso della nipotina in arrivo. Situazioni come queste mettono in evidenza l’ossessione per il consenso sociale, che, a sua volta, invita a una riflessione più profonda sul valore dell’esperienza umana.
La riflessione di esperti su identità e social media
Un’analisi critica della celebrity culture e dei social network
Giuseppe Lavenia, psicoterapeuta e presidente dell’Associazione Nazionale Dipendenze Tecnologiche, Gap e Cyberbullismo, analizza questo fenomeno osservando come sia preoccupante l’urgenza di costruire un’identità digitale già prima della nascita. Secondo Lavenia, il “gender revival” e la spettacolarizzazione della nascita non sono altro che manifestazioni di un narcisismo che si è diffuso nella società . Un processo che sembra sminuire la sacralità e il significato di episodi che, per secoli, sono stati celebrati con dignità e riservatezza.
L’analisi proposta dall’esperto sottolinea come la ricerca ossessiva di approvazione su piattaforme come TikTok possa portare a una distorsione del significato di eventi cruciali come la nascita. La vita, prima vissuta come un’esperienza unica, rischia di essere ridotta a un semplice contenuto digitale. Questo porta a una progressiva erosione del rispetto per la vita e della capacità di apprezzare i momenti presenti senza l’interferenza delle opinioni altrui.
Le conseguenze di una condivisione eccessiva
Le implicazioni per i bambini e il loro futuro
Lavenia mette in guardia i genitori sull’importanza di proteggere i propri figli anche dal punto di vista psicologico. “Ogni azione compiuta oggi lascia un’impronta duratura sulla loro vita futura,” afferma il psicoterapeuta. La condivisione incessante su social media di attimi che dovrebbero rimanere privati può avere ripercussioni negative. Gli attimi immortalati con l’intento di strappare un sorriso o un ‘like’ possono diventare, in futuro, motivo di imbarazzo o derisione.
La rete non dimentica, e un evento apparentemente innocente potrebbe trasformarsi in una fonte di disagio per i bambini, creando ricordi che potrebbero perseguitarli. È una responsabilità dei genitori assicurarsi che la privacy e l’identità dei propri figli non vengano compromesse. Questo richiede una riflessione consapevole sulle implicazioni che le scelte di oggi possono avere nei prossimi anni.
La questione non è solo un tema di responsabilità genitoriale, ma rappresenta anche un riflesso di come la società attuale valorizzi la notorietà e il narcisismo a scapito di valori fondamentali come la riservatezza e il rispetto per gli altri. La nascita di un bambino non è un evento da sfruttare per ottenere consensi, ma un’opportunità per celebrare la vita in modo autentico e significativo.
Ultimo aggiornamento il 13 Agosto 2024 da Elisabetta Cina