Daniele Danese assume la direzione del Centro Astalli Trento in un anno di celebrazioni per il suo ventennale

Daniele Danese assume la direzione del Centro Astalli Trento in un anno di celebrazioni per il suo ventennale

Daniele Danese è il nuovo coordinatore del Centro Astalli Trento, pronto a guidare l’associazione verso un’accoglienza di qualità e a combattere la retorica d’odio in vista del ventesimo anniversario.
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Daniele Danese assume la direzione del Centro Astalli Trento in un anno di celebrazioni per il suo ventennale - Gaeta.it

La nomina di Daniele Danese come nuovo coordinatore del Centro Astalli Trento segna un’importante svolta per l’associazione, che nel 2025 festeggia i vent’anni di attività. Danese subentra a Stefano Canestrini, che ha retto il timone dell’organizzazione per un lungo periodo di undici anni. Con una formazione accademica e professionale dedicata ai temi della pace e dei diritti umani, Danese si propone di continuare e ampliare l’opera del Centro, che si occupa dell’accoglienza e integrazione delle persone rifugiate sul territorio trentino.

Il profilo di Daniele Danese

Daniele Danese, 42 anni, porta con sé un bagaglio di esperienza significativo nel campo dell’accoglienza. In precedenza, ha diretto il Sistema di Accoglienza Integrata del Trentino, un’iniziativa del Ministero dell’Interno volta a garantire supporto e tutela ai richiedenti asilo. La sua formazione accademica presso l’Università di Padova, con una laurea magistrale in pace e diritti umani, unita alla professione di educatore socio-pedagogico, rappresenta la base solida su cui poggia la sua nuova responsabilità.

Danese esprime una chiara visione del futuro del Centro Astalli, focalizzata sull’accoglienza di qualità e sull’inclusione delle persone. In un contesto caratterizzato da sfide e difficoltà, il nuovo coordinatore evidenzia la necessità di mantenere l’attenzione sui diritti e sulla dignità delle persone, aspetto fondamentale per il funzionamento di qualsiasi sistema di accoglienza.

Sfide e opportunità nell’accoglienza in Trentino

L’Associazione Centro Astalli Trento si trova oggi a fronteggiare una situazione complessa, accentuata dai recenti tagli al sistema di accoglienza provinciali. Danese sottolinea come questi cambiamenti non siano motivati dalla volontà di migliorare la qualità del servizio offerto, ma piuttosto dall’esigenza di gestire una crescente domanda di aiuto. La frustrazione su questo punto è palpabile, poiché le richieste di intervento nelle strutture di accoglienza notturna e nei sportelli informativi continuano a crescere.

Il nuovo coordinatore ha lanciato un appello per una maggiore sensibilizzazione della comunità locale riguardo alle problematiche delle persone in difficoltà. Danese afferma che è necessario rompere il ciclo di narrazioni negative e faziose che circolano frequentemente nei discorsi pubblici. È importante invece costruire un clima di comprensione e inclusione, in cui l’incontro tra culture diverse possa rappresentare un’opportunità di arricchimento reciproco.

La lotta contro la retorica d’odio

In un momento delicato per le dinamiche sociali, Danese mette in evidenza come la diffusione di una retorica di odio faccia leva su situazioni di marginalità, rischiando di esacerbare le divisioni nella società. Il Centro Astalli si propone non solo come semplice ente di accoglienza, ma come un attore attivo nella promozione della pace e del rispetto dei diritti umani.

La missione del Centro, infatti, è quella di educare e sensibilizzare il pubblico riguardo all’importanza di un’accoglienza dignitosa, basata sulle esigenze delle persone. Danese afferma la necessità di avviare un dialogo aperto con le comunità, per illustrarne i benefici e il valore intrinseco. L’obiettivo è di trasformare il concetto di rifugiato da una figura da temere a una opportunità per la società, contribuendo così a un cambiamento culturale duraturo.

Centro Astalli Trento: un punto di riferimento per i rifugiati

L’Associazione Centro Astalli Trento Ets non è solo un ente locale; è collegata a una rete globale attraverso il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati , che opera in oltre 50 Paesi nel mondo. Questa interconnessione permette al Centro di avvalersi di buone pratiche e di esperienze internazionali, arricchendo il proprio operato e rafforzando i propri legami con altre realtà simili.

Danese si propone di valorizzare queste relazioni, rendendo il Centro Astalli un punto di riferimento non solo a livello provinciale, ma anche nazionale. La celebrazione dei vent’anni di attività non è solo un traguardo, ma rappresenta un’opportunità per riflettere sulle sfide future e rinnovare l’impegno a favore dei diritti di tutti, in un contesto dignitoso di accoglienza e inclusione.

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