Daniele De Rossi, simbolo eterno della Roma, ha deciso di intraprendere un nuovo capitolo della sua carriera calcistica, ma stavolta lontano dalle luci della Serie A. Con l’acquisizione dell’Ostia Mare Lido Calcio, attualmente in Serie D, l’ex capitano giallorosso compie un vero e proprio “gesto d’amore” verso la squadra che lo ha visto muovere i primi passi sul campo. Un progetto ambizioso, dedicato alla comunità locale e alla costruzione di un futuro sportivo solido e duraturo.
Un sogno radicato nel territorio
«Mi piace il calcio e mi piace l’Ostia Mare, non è stato un sacrificio per me», ha dichiarato De Rossi durante la conferenza stampa di presentazione, lasciando trasparire l’affetto profondo che nutre per il club e per il territorio. Nonostante le perplessità del padre, che ha scherzosamente commentato: «Sei matto», De Rossi appare determinato a trasformare questa esperienza in un’opportunità unica per rilanciare la squadra.
Tra i suoi obiettivi principali c’è la volontà di non far diventare l’Ostia Mare una succursale della Roma o un rifugio per ex glorie giallorosse: «Il mio amore per la Roma non finirà mai, ma questo progetto ha una sua identità. Non vogliamo essere legati per sempre con il cordone ombelicale alla Roma».
Un progetto sportivo ambizioso
L’impegno di De Rossi per l’Ostia Mare si traduce in una visione chiara: mantenere la categoria come primo passo e, successivamente, puntare a costruire una squadra competitiva che possa crescere nel tempo. «Vogliamo fare qualcosa di grande, ma i miracoli non li possiamo fare», ha ammesso con umiltà. L’attenzione sarà rivolta ai giovani talenti del Lazio, con l’obiettivo di coltivare le loro potenzialità e portarli al successo.
Il sogno di De Rossi è quello di creare un legame forte con la comunità locale: «Portare la gente allo stadio è fondamentale. Spero di vedere uno stadio pieno e magari giocare una partita alle 14:30 con 300 tifosi che ci seguono in trasferta».
Il sostegno delle istituzioni
La decisione di De Rossi ha suscitato entusiasmo anche a livello istituzionale. Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, ha elogiato l’iniziativa, sottolineando come questo progetto possa rappresentare un passo in avanti per il territorio: «L’Ostia Mare, con De Rossi, diventa un punto di riferimento per una zona che aveva bisogno di ritrovare fiducia».
Anche l’assessore al Turismo, Grandi Eventi e Sport di Roma, Alessandro Onorato, ha espresso il suo supporto, dichiarando: «Il fatto che un campione del mondo come De Rossi ci metta la faccia è un chiaro segnale di fiducia. Questo territorio può e deve essere valorizzato».
Una nuova avventura, con un occhio al futuro
Per De Rossi, questa nuova avventura rappresenta un equilibrio perfetto tra passato e futuro. Sebbene abbia confermato di voler tornare ad allenare – «Continuerò ad allenare, ma non so dove» – la sua dedizione per l’Ostia Mare è totale. Il progetto non è solo sportivo, ma umano e sociale, un tributo alle sue radici e un’opportunità per rafforzare il tessuto locale attraverso lo sport.
In un momento storico in cui il calcio è spesso legato a interessi economici e dinamiche lontane dai valori originali, l’iniziativa di De Rossi rappresenta una ventata d’aria fresca. Un messaggio chiaro: il calcio può ancora essere una questione di cuore e identità.
Ultimo aggiornamento il 27 Gennaio 2025 da Fabio Belmonte