Daniele De Rossi: un futuro in panchina nonostante il ruolo da presidente

Daniele De Rossi: un futuro in panchina nonostante il ruolo da presidente

Daniele De Rossi, presidente dell’OstiaMare, riflette sul calcio giovanile in Italia, sottolineando l’importanza del gioco informale e un cambio di approccio per formare nuovi talenti.
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Daniele De Rossi: un futuro in panchina nonostante il ruolo da presidente - Gaeta.it

Daniele De Rossi, ex centrocampista della Roma, si mostra pronto a tornare nell’arena dell’allenamento dopo l’esonero subito lo scorso settembre. Oggi presidente dell’OstiaMare, De Rossi ha espresso il proprio amore per la professione di tecnico durante un sopralluogo all’impianto sportivo Anco Marzio di Ostia, con la presenza dell’assessore allo Sport di Roma Capitale, Alessandro Onorato, e del presidente del X municipio, Mario Falconi. Le sue dichiarazioni offrono uno sguardo sul suo futuro e sul delicato tema del calcio giovanile in Italia.

Le aspirazioni di un grande campione

Daniele De Rossi ha rivelato di non essere pronto a tornare ad allenare nel breve periodo, spiegando che il suo attuale impegno come presidente dell’OstiaMare richiede enormi energie e attenzione. “Il mio lavoro è un altro”, ha affermato. “La mia passione gigante è quella di allenare, ma un allenatore non ha tempo di pensare a due squadre”. Queste parole suonano chiare: De Rossi riconosce che il compito di un tecnico è impegnativo, implicando un’assidurità totale nel ruolo.

L’ex capitano della Roma, rimanendo legato al calcio, ha condiviso le proprie riflessioni su come si stia evolvendo il panorama calcistico italiano, stimolato dalla propria esperienza e dall’amore per il gioco. Il suo lavoro attuale, pur essendo diverso, non ha minato l’entusiasmo che prova per la sua vera passione.

Le sfide del calcio giovanile in Italia

Un aspetto fondamentale emerso dalle dichiarazioni di De Rossi riguarda il futuro del calcio giovanile in Italia. Secondo l’ex centrocampista, non basta il talento innato per garantire la crescita dei giovani calciatori. Egli sostiene che sia fondamentale un maggior tempo dedicato al gioco puro, quasi quello che percepiva nella sua infanzia. “Penso che per sviluppare i ragazzi come siamo stati cresciuti noi, manchino 5, 6, 8 ore di calcio per strada a settimana”, ha dichiarato.

Questo appello alla pratica informale è spesso trascurato nella formazione attuale dei calciatori. De Rossi ricorda come, in passato, i ragazzi giovassero in cortili e strade, affinando le loro abilità su superfici sconnesse e non sempre ottimali. “Se guardiamo ad Argentina e Brasile, la sensazione è che loro continuino, anche a volte per necessità, a giocare tanto per strada”, ha proseguito, richiamando l’attenzione sul valore di un approccio ludico e innovativo al calcio giovanile.

La sua riflessione si allinea con l’osservazione di come il sistema educativo calcistico dovrebbe integrare momenti di svago e divertimento, senza sostituirli con strutture rigide. De Rossi è fiducioso che, mantenendo viva la tradizione del gioco libero, si possano formare nuovi talenti come Francesco Totti o Alessandro Del Piero.

Riflessioni sul panorama calcistico internazionale

De Rossi non si è limitato a commentare la realtà calcistica italiana, ma ha anche fatto un confronto con le esperienze in altri paesi, osservando che in nazioni come Francia e Germania emergono costantemente nuovi talenti. Citando giocatori come Kylian Mbappé, Leroy Sané e Phil Foden, De Rossi evidenzia come forse l’assenza di certe dinamiche sul campo in Italia possa portare a un gap competitivo nei confronti di altre nazionali.

L’ex centrocampista ha messo in evidenza la necessità di un cambio di approccio, che integri purismo calcistico e attività formativa. Crede che le “scuole calcio” siano importanti, ma non dovrebbero prendere il sopravvento sull’aspetto ludico, vitale per una crescita bilanciata dei giovani atleti. Queste dichiarazioni pongono una riflessione seria sull’importanza di rivitalizzare il modo in cui l’Italia forma i giovani calciatori, per garantire un futuro prospero e ricco di talento nel calcio nazionale.

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