Danni alluvionali ad Ancona e Castelferretti: perdite già a decine di milioni di euro

Le alluvioni del 18 e 19 settembre ad Ancona e Castelferretti hanno causato danni stimati in decine di milioni di euro, con interventi immediati avviati per supportare le persone colpite.
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Danni alluvionali ad Ancona e Castelferretti: perdite già a decine di milioni di euro - Gaeta.it

Le recenti alluvioni che hanno colpito Ancona e la zona di Castelferretti il 18 e 19 settembre hanno lasciato segni tangibili e gravi danni al territorio. Sebbene la raccolta delle segnalazioni sia ancora in corso, l’assessore alla Protezione civile, Stefano Aguzzi, ha dichiarato che i danni ammontano già a “qualche decina di milioni di euro”. Questo articolo approfondisce gli effetti delle alluvioni e le procedure in atto per la gestione dei danni.

Stima dei danni e raccolta segnalazioni

Il processo di raccolta delle segnalazioni da parte dei Comuni è attualmente in fase avanzata. Durante un recente Consiglio regionale, Aguzzi ha informato che le segnalazioni stanno arrivando in modo significativo, e che il governo regionale si sta attivando per capire l’entità totale dei danni. “Ad oggi si parla di qualche decina di milioni di euro di danni segnalati”, ha dichiarato Aguzzi, per poi rassicurare che i dati finali saranno resi noti dopo la conclusione della raccolta delle segnalazioni.

Sarà essenziale avere un quadro preciso per capire quali Comuni sono stati maggiormente colpiti e quale tipologia di danno hanno subito. Il patrimonio pubblico, ad esempio, è sotto l’occhio della Regione anziché dei singoli Comuni, il che complicherà ulteriormente il processo. Aguzzi ha annunciato che, una volta raccolti tutti i dati, verrà presentata una relazione al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile che includerà informazioni dettagliate sui Comuni interessati e sull’entità dei danni.

Modalità di intervento e risarcimento

Un altro aspetto importante riguarda le modalità di intervento nel processo di risarcimento. Secondo quanto evidenziato da Aguzzi, sono stati stanziati inizialmente 4 milioni di euro per le esigenze immediate delle persone colpite, come l’ospitalità temporanea o la rimozione di danni imminenti, come frane e smottamenti. Queste cifre sono fondamentali per affrontare le emergenze più critiche.

Tuttavia, per i risarcimenti futuri riguardanti i danni a patrimoni pubblici o privati, sarà necessario attendere un sopralluogo da parte del Dipartimento Nazionale. Questo passaggio è cruciale, in quanto servirà a identificare le aree più bisognose di supporto e a quantificare le somme che saranno eventualmente erogate.

Ogni operazione di risarcimento è delicata e richiede un’attenta valutazione e documentazione. Il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile effettuerà sopralluoghi come avvenuto in altre emergenze precedenti, per assicurarsi che gli aiuti siano diretti dove più necessario.

Tempistiche dei risarcimenti e precedenti esperienze

Le tempistiche per il risarcimento rimangono un tema di preoccupazione. Aguzzi ha rivelato che, partendo dall’esperienza delle alluvioni del 2022 e 2023, l’intero processo, dalla raccolta delle segnalazioni ai sopralluoghi, potrebbe richiedere un “paio di mesi”. Questo periodo di attesa può creare incertezze tra i cittadini che sperano in un rapido intervento, ma è necessario seguire tutte le procedure affinché i risarcimenti siano appropriati e giusti.

In merito a tempistiche specifiche, Aguzzi ha sottolineato che mentre la situazione attuale non prevede attese di un anno e mezzo, è fondamentale concedere alcune settimane per completare l’individuazione dei danni e dei Comuni coinvolti. Il processo di riconoscimento ufficiale da parte del Dipartimento Nazionale è altrettanto cruciale, poiché solo dopo questa fase il resoconto sui possibili ristori potrà prendere forma concreta.

Le sfide rimangono elevate, ma la Regione si sta attivando per garantire il supporto necessario e affrontare le conseguenze delle recenti calamità naturali.

Ultimo aggiornamento il 1 Ottobre 2024 da Armando Proietti

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