Dante Ferretti affascina Ancona con storie dal passato durante la Festa del Mare

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Dante Ferretti affascina Ancona con storie dal passato durante la Festa del Mare - Gaeta.it

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La Festa del Mare di Ancona ha avuto un ospite d'eccezione: Dante Ferretti, celebre scenografo e costumista vincitore di tre Premi Oscar, ha catturato l'attenzione del pubblico raccontando aneddoti della sua vita e della sua carriera. I suoi ricordi hanno coinvolto il pubblico presente in piazza Cavour, portando un mix di nostalgia e professionalità.

i ricordi di un giovane cinefilo

l'influenza del cinema sulla gioventù di Ferretti

Dante Ferretti ha condiviso un pezzo della sua vita che rivela la sua passione per il cinema sin dalla giovane età. "Uscivo di casa e papà mi chiedeva dove andassi", racconta Ferretti, descrivendo un momento tipico della sua adolescenza. Invece di andare a studiare, passava il tempo al cinema, un'attività che offre un'importante chiave di lettura sulla sua futura carriera.

L'amore per il grande schermo era così forte che spesso si ritrovava a vedere fino a tre film in un solo giorno. Questi momenti di evasione lo hanno forgiato, condividendo con il pubblico la sua idea di studio, che per lui era innanzitutto un'immersione nel mondo dell'immaginazione. "Abbiamo studiato tantissimo dicevo", è un modo per spiegare ai suoi genitori come quell'esperienza, apparentemente lontana dagli studi classici, fosse invece fondamentale per il suo sviluppo artistico.

Forte di queste esperienze giovanili, Ferretti ha poi intrapreso la sua carriera nel mondo del cinema, rammentando come quell'amore per la settima arte fosse latente e pronto a esplodere.

il lavoro con Pasolini ad Ancona

un'importante collaborazione nella carriera di Ferretti

L'incontro tra Ferretti e Pier Paolo Pasolini è stato cruciale per la sua crescita professionale. Ricorda con affetto i momenti in cui, durante le riprese de "Il Vangelo secondo Matteo", aveva il compito di trovare le location adatte ad Ancona. In un aneddoto particolare, Ferretti narra come fosse lui a portare la croce nei luoghi selezionati per le riprese: "ricordo che portai io su la croce, la facevo mettere nei posti dove avremmo girato le scene e che mi indicava Pasolini".

La tensione creativa e le sfide del momento rendono queste memorie particolarmente vivide. Ferretti lavorava fianco a fianco con Pasolini, un maestro del cinema, che gli impartiva indicazioni precise, permettendogli di costruire la scenografia della nave.

“Poi sono andato a Ponza a fare altre navi”, continua a raccontare, evocando i dettagli della sua esperienza. Un lavoro che ha richiesto dedizione e passione, elementi fondamentali per la realizzazione di un'opera cinematografica di tale rilievo. Dopo giorni di intenso lavoro, Ferretti tornò a Roma, ma si trattava solo di una pausa temporanea in una carriera in continua evoluzione.

l’imprevisto viaggio in Cappadocia

un invito inaspettato dal maestro Rossellini

Un altro episodio significativo che Ferretti ha condiviso ha riguardato un'improvvisa chiamata da Roberto Rossellini. Un amico lo aveva invitato a Fregene, ma il destino aveva altri piani per lui. Inaspettatamente, dal telefono è giunta una richiesta urgente: "Pronto, fai subito le valige perché tra tre ore devi venire in Cappadocia". Queste parole hanno segnato un momento decisivo nella carriera di Ferretti.

“Pasolini ha detto 'Voglio Ferretti'”, ha raccontato, sottolineando l'importanza di essere scelti da un artista del calibro di Pasolini per la realizzazione di "Medea". Il viaggio ha portato Ferretti a Istanbul e successivamente in Cappadocia, un'opportunità unica di lavorare in situazioni completamente nuove. "Ma a fare che?", ha chiesto inizialmente, esprimendo sorpresa e curiosità.

L'incontro con Pasolini si è rivelato profondo e significativo, tanto che il giovane scenografo ha potuto immergersi nuovamente nell'universo artistico di uno dei più grandi registi italiani. Gli imprevisti, in questo caso, si sono trasformati in nuove avventure professionali, evidenziando come la carriera di Ferretti sia stata segnata da scelte audaci e collaborazioni illustri.

L'evento alla Festa del Mare ha rappresentato non solo un momento di intrattenimento, ma anche un’importante occasione di riflessione sulla storia del cinema italiano e sull'impatto che figure come Dante Ferretti e Pier Paolo Pasolini hanno avuto nel plasmare la cultura cinematografica contemporanea.

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