Nel primo semestre del 2023, la provincia di Trento ha registrato un lieve calo nelle imprese giovanili attive, segnando un’inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti. Questo articolo esplorerà il contesto e le implicazioni di questi dati, analizzando a fondo le dinamiche dell’imprenditoria giovanile e le differenze tra settori, genere e provenienza.
Calo delle imprese giovanili: i dati del primo semestre
Un’inversione di trend
A fine giugno 2023, le imprese gestite da giovani under35 in provincia di Trento erano pari a 4.379, con una diminuzione di 14 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo dato è particolarmente significativo, poiché segna un cambiamento rispetto a un trend di crescita che aveva caratterizzato il settore negli ultimi dodici mesi. L’analisi condotta dall’Ufficio studi e ricerche della camera di commercio di Trento si basa sui dati ufficiali del Registro imprese, evidenziando una fase di stagnazione per le iniziative economiche giovanili.
Percentuale sul totale delle imprese
Nonostante il calo numerico, le iniziative imprenditoriali giovanili costituiscono ancora una fetta significativa nel contesto economico provinciale. Attualmente, esse rappresentano il 9,4% del totale delle 46.732 aziende operanti in provincia, un dato che supera la media nazionale dell’8,2% e quella del Nordest, che si attesta al 7,4%. Questa incidenza rimane un fattore positivo, testimoniando un interesse e una partecipazione continua da parte dei giovani nel panorama imprenditoriale locale.
Analisi settoriale: successi e difficoltÃ
Settori in crescita
Analizzando i dati più a fondo, si nota che rispetto a cinque anni fa, le imprese gestite da giovani hanno registrato un incremento di 109 unità , il che denota alcune aree di resistenza e successo nonostante il recente calo. I settori che hanno visto le migliori performance sono i servizi alle imprese, con un aumento di 127 unità , seguiti dal comparto delle costruzioni, che ha guadagnato 100 nuove imprese, e dall’agricoltura, che ha beneficiato di 58 nuove realtà attive. Questi settori dimostrano una buona capacità di adattamento e innovazione, rappresentando opportunità significative per i giovani imprenditori.
Settori in difficoltÃ
Al contrario, due settori cruciali per l’economia provinciale mostrano segnali di crisi. Nel commercio, si è registrata una perdita di 98 unità , mentre nel turismo il calo è stato di 78 imprese. Questi numeri destano preoccupazione, considerando l’importanza di queste aree nel contesto economico locale, specialmente in un periodo post-pandemia in cui il settore turistico avrebbe dovuto recuperare terreno. Un altro dato interessante è l’aumento delle imprese artigiane a conduzione giovanile che, con un incremento di 48 unità , ora raggiungono un totale di 1.526, rappresentando il 34,8% della categoria.
Imprenditoria giovanile: un focus su donna e stranieri
L’imprenditoria femminile
Un aspetto rilevante dell’analisi riguarda l’imprenditoria femminile tra i giovani. Le imprese guidate da donne costituiscono il 22,2% delle iniziative giovanili, ben al di sopra del 18,6% registrato per il totale delle imprese attive in provincia. Questo dato mette in luce una partecipazione significativa delle donne nel mondo della giovane imprenditoria, suggerendo un potenziale sviluppo di progetti innovativi e orientati al genere.
L’imprenditoria straniera
Anche l’imprenditoria straniera risulta un elemento di interesse. Le aziende con un titolare nato all’estero rappresentano il 14,2% delle imprese giovanili, mentre per il totale delle imprese la percentuale è dell’8,3%. Questi dati evidenziano come i giovani imprenditori nati all’estero stiano giocando un ruolo sempre più centrale nel panorama economico trentino, arricchendo la diversità e la varietà delle offerte presenti sul mercato.
Questi dati forniscono una visione chiara delle sfide e delle opportunità che caratterizzano l’imprenditoria giovanile in provincia di Trento, delineando un quadro complesso ricco di possibilità per il futuro dell’economia locale.