Gli ultimi dati dell’Istat rivelano una visione inquietante della demografia marchigiana nel 2024, confermando la tendenza all’inverno demografico in corso. Con un tasso di fecondità di 1,11 figli per donna, le Marche si trovano al di sotto della media nazionale di 1,18. Questo report non solo analizza le nascite, ma fornisce anche un quadro complessivo della popolazione e della speranza di vita nella regione.
Bassi tassi di natalità e dinamiche demografiche
Le Marche hanno assistito a una significativa riduzione delle nascite nel 2024, con un totale di 8.200 neonati, corrispondente a un decremento del 6,3% rispetto all’anno precedente. Questo calo è in linea con la tendenza nazionale, ma il tasso di fecondità resta tra i più bassi del paese, collocando la regione al 16° posto su scala nazionale . L’invecchiamento della popolazione è evidenziato da un’età media al parto di 32,7 anni, in leggera crescita rispetto alla media italiana di 32,6 anni. Tali dati pongono interrogativi sulla struttura demografica futura della regione e su come ciò potrebbe influenzare l’economia locale, i servizi sociali e l’intera comunità marchigiana.
A fine 2024, la popolazione marchigiana ammonta a 1.481.300, registrando un calo dell’1%. In particolare, la provincia di Ancona resta stabile, mentre le altre province mostrano segni di decremento: Ascoli Piceno segna un -2,5%, Macerata -2,3%, Fermo -1,5% e Pesaro Urbino -0,2%. Questi dati pongono in luce la necessità di politiche adeguate per incentivare la natalità e la residenza nelle varie province, soprattutto nei territori più colpiti da una fuga demografica.
Speranza di vita e composizione della popolazione
Nonostante il calo delle nascite, le Marche si confermano come una delle regioni italiane con la più alta speranza di vita. Nel 2024, gli uomini marchigiani hanno una speranza di vita alla nascita di 82,2 anni, mentre per le donne si registra un valore di 86,2 anni. Entrambi i dati sono in crescita . L’età media di 47,9 anni supera quella della media italiana e del Centro . Questi indicatori pongono le Marche come un territorio dove si può vivere a lungo.
La distribuzione della popolazione per classi d’età in regione offre ulteriori spunti. Il 11,3% dei residenti ha un’età compresa tra 0 e 14 anni, un valore inferiore rispetto alla media italiana e quella del Centro . La fascia di popolazione adulta assolutamente predominante, 15-64 anni, conta per il 62,2%, una percentuale che si allinea con il dato nazionale ma lievemente inferiore alla media centrale . La classe over 65 costituisce il 26,6% della popolazione marchigiana, a fronte del 24,7% della media italiana. Questi dati mettono in risalto l’importanza di piani e politiche destinate a supportare le persone anziane, che rappresentano una parte sempre crescente della popolazione.
Tassi di mortalità e mobilità interna
Nel 2024, le Marche registrano una diminuzione dei decessi pari all’1,4% rispetto all’anno precedente. I tassi di mortalità e natalità presentano dati che si discostano in maniera significativa: la regione mostra un tasso di natalità di 5,6 per mille abitanti, mentre il tasso di mortalità è di 11,8 per mille abitanti. Di conseguenza, il tasso di crescita naturale risulta negativo, attestandosi a -6,2 per mille. Questa situazione porta a una seria riflessione sulla vitalità e sull’attrattività della regione per le nuove generazioni.
Un ulteriore fattore da considerare è la mobilità della popolazione. Il tasso migratorio totale per le Marche si posiziona a 5,2 per mille abitanti, con un tasso di migrazione interna di 0,8 e uno estero di 4,5. L’analisi di questi flussi migratori è fondamentale per comprendere i cambiamenti demografici ed economici e per mettere a punto strategie adatte a migliorare la qualità della vita locale e fermare il fenomeno della fuga dei giovani.
Questi dati richiedono un’attenzione costante da parte delle autorità locali e nazionali, al fine di sviluppare soluzioni efficaci per contrastare le tendenze negative e promuovere una crescita equilibrata e sostenibile per il futuro delle Marche.