David Cronenberg torna sul grande schermo con il suo ultimo lavoro, “The Shrouds”, una pellicola che affronta temi complessi come la vita, la morte e l’amore eterno. La pellicola, distribuita da Europictures in collaborazione con Adler Entertainment, si è presentata al Festival di Cannes e debutta in Italia al Busto Arsizio Festival il 29 marzo. Un evento speciale, in compagnia del regista, si svolgerà a Roma il 31 marzo all’Auditorium Parco della Musica, dove Cronenberg parteciperà a un incontro esclusivo, organizzato da Alice nella Città e Fondazione Musica per Roma.
La trama di The Shrouds
“The Shrouds” è un thriller-horror che si dipana attorno a Karsh, interpretato da Vincent Cassel. Karsh è un uomo profondamente innamorato di sua moglie Becca, interpretata da Diane Kruger. La storia prende una piega inquietante quando Becca muore e Karsh, incapace di accettare la sua perdita, decide di collocare una telecamera nella bara della moglie, attivabile tramite un’app del suo smartphone. Questa scelta non è solo un gesto simbolico, ma un’idea imprenditoriale che Karsh sviluppa trasformando questa ossessione in una vera e propria impresa.
Decide così di costruire un cimitero innovativo, dotato di servizi unici, compreso un ristorante alla moda. Tuttavia, gli eventi prendono una svolta drammatica quando alcune delle tombe vengono vandalizzate. Il protagonista si trova così coinvolto in un’indagine su chi possa essere il responsabile, scoprendo che potrebbe esserci un complotto internazionale, il quale alimenta la suspense e il mistero attorno alla narrazione.
Tematiche e ispirazione personale
Il film è dedicato alla moglie di Cronenberg, Carolyn, scomparsa nel 2017, il che aggiunge una componente emotiva alla trama. Nelle parole del regista canadese, “Quando mia moglie venne sepolta, volevo essere nella bara con lei. Non potevo immaginare di abbandonarla”. Questa profondità emotiva si riflette anche nel personaggio di Karsh, che per affrontare il dolore cerca rifugio nei suoi ricordi e nei sogni legati alla moglie.
Cronenberg chiarisce che, nonostante le apparenze, “The Shrouds” non è un’opera fantastica, ma un film ancora radicato nella realtà contemporanea. Esplora l’idea di come la tecnologia possa allungare il legame tra i vivi e i morti, anche se secondo il regista l’aldilà non esiste. Il concetto di amore eterno è rafforzato dal sogno ricorrente di Karsh, il quale proclama a Becca: “Sei ancora sessualmente attraente, ti voglio ancora, sei ancora bella”.
Un viaggio tra passione e inquietudine
Il film intreccia una storia complessa di amore e desiderio con una cospirazione che coinvolge il mondo internazionale. Karsh intraprende una relazione con la sorella gemella di Becca, interpretata ancora da Diane Kruger, e scopre tradimenti e inganni mentre cerca di mantenere vivo il ricordo della moglie. La trama si arricchisce di elementi di suspence e tensione, portando lo spettatore in un viaggio inquietante attraverso il dolore e la perdita.
Nei suoi precedenti lavori, Cronenberg ha spesso esplorato le trasformazioni del corpo e della mente umana, e con “The Shrouds” non fa eccezione. Invita il pubblico a riflettere su cosa significa amare qualcuno anche oltre la morte, utilizzando una tecnologia che potrebbe, in teoria, avvicinare all’impossibile. La pellicola si profila così non solo come un’analisi delle relazioni umane, ma anche come una meditazione sulle conseguenze dell’innovazione tecnologica nella sfera personale e nelle dinamiche relazionali.
David Cronenberg, una figura di spicco del cinema contemporaneo, continua a spingersi oltre i confini narrativi, con la speranza di fornire al pubblico un’esperienza cinematografica intensa e coinvolgente, capace di stimolare un dibattito su tematiche universali quali l’amore, la perdita e la memoria.