Dazi Usa, le Marche a rischio: Manuela Bora chiede misure immediate per salvare occupazione e imprese

Dazi Usa, le Marche a rischio: Manuela Bora chiede misure immediate per salvare occupazione e imprese

Dazi statunitensi mettono a rischio 10.000 famiglie marchigiane; la consigliera Manuela Bora chiede un tavolo di crisi per sostenere le imprese e garantire posti di lavoro nella regione.
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Dazi Usa, le Marche a rischio: Manuela Bora chiede misure immediate per salvare occupazione e imprese - Gaeta.it

La questione dei dazi statunitensi si trasforma in un campanello d’allarme per le Marche. Un inquietante allerta lanciato dalla consigliera regionale del Partito Democratico, Manuela Bora, sottolinea come 10.000 famiglie siano potenzialmente destinate a subire gravi conseguenze economiche. Per Bora, è urgente adottare strategie pratiche e tempestive per affrontare questa crisi.

Chiamata all’azione: un tavolo di crisi tra aziende e sindacati

Manuela Bora propone la creazione di un tavolo di crisi che coinvolga non solo le imprese locali, ma anche i sindacati. L’idea è di mettere in campo un Piano Export Marche, con l’obiettivo di tutelare e rilanciare le attività economiche marchigiane. Secondo la consigliera, un’iniziativa di questo tipo sarebbe fondamentale per dare sostegno alle aziende, salvaguardare posti di lavoro e rafforzare la manifattura di qualità nel territorio.

Bora spiega che la situazione attuale rende necessaria un’azione collettiva. Le difficoltà incontrate dalle aziende non sono dovute solo a fattori esterni, come i dazi, ma anche all’assenza di un supporto concreto da parte della giunta regionale guidata da Francesco Acquaroli. L’assenza di interventi, a suo avviso, è sintomatica di una filiera politica e gestionale che non funziona.

Sottolineature sulle mancate risposte della giunta Acquaroli

Secondo la consigliera, l’attuale governo regionale ha mostrato un atteggiamento di inerzia di fronte a situazioni di crisi precedenti, come l’aumento dei costi energetici e delle materie prime in seguito alla guerra in Ucraina. Durante quel periodo, non si sono visti aiuti regionali significativi, a parte quelli provenienti dall’Unione Europea, spesso criticati da Fratelli d’Italia.

Bora fa riferimento con frustrazione a un quadro in cui, negli ultimi cinque anni sotto il governo del centrodestra, le lamentele si sono moltiplicate senza produrre risposte operative concrete. Molte aziende si sono trovate costrette a chiudere, abbandonate a se stesse in un contesto già difficile. L’ex giunta di Luca Ceriscioli, al contrario, nel periodo di emergenza sanitaria legato al Covid-19, era riuscita a stanziare oltre 14 milioni di euro per supportare l’economia locale.

La richiesta di responsabilità e azione rapida

Manuela Bora chiude il suo intervento lanciando un deciso appello alla responsabilità. La preoccupazione principale è quella di non lasciare sole le migliaia di famiglie marchigiane di fronte a questa emergenza. Secondo la consigliera, l’azione rapida è essenziale per preservare il tessuto economico della regione e garantire un futuro per le imprese e i lavoratori.

In un periodo in cui le difficoltà economiche globali si riflettono sulle piccole e medie imprese, le Marche necessitano di un intervento coordinato e di un piano strategico deciso. La situazione attuale richiede una visione che metta al centro il lavoro e la produzione locale, piuttosto che l’inerzia e le polemiche politiche.

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