Decodificare i geni del grano duro: il progetto che punta su intelligenza artificiale e supercalcolo

Decodificare i geni del grano duro: il progetto che punta su intelligenza artificiale e supercalcolo

Il progetto “Pangenoma frumento duro” unisce Microsoft e Crea per decodificare i geni del grano duro, sviluppando varietà più sostenibili e resilienti attraverso tecnologie avanzate e big data.
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Decodificare i geni del grano duro: il progetto che punta su intelligenza artificiale e supercalcolo - Gaeta.it

La ricerca scientifica si sta sempre più orientando verso l’impiego di tecnologie avanzate per affrontare le sfide ambientali e alimentari del futuro. Un esempio significativo è il progetto internazionale “Pangenoma frumento duro”, che mira a decodificare i geni di tutte le varietà di grano duro sul pianeta. Questa iniziativa, che vede la collaborazione tra Microsoft e il Crea, insieme alle Università di Bologna e di Saskatchewan, punta alla creazione di nuove varietà di grano più sostenibili e resilienti, facendo uso di intelligenza artificiale e supercalcolo.

Il ruolo di Microsoft e Crea nella ricerca sul grano duro

Il progetto “Pangenoma frumento duro” rappresenta un importante sviluppo nel campo della genomica e bioinformatica. Il presidente del Crea, Andrea Rocchi, ha sottolineato come l’infrastruttura informatica sviluppata in collaborazione con Microsoft permetta ai ricercatori di accedere da remoto a una piattaforma bioinformatica di avanguardia. Questa risorsa è cruciale per facilitare la ricerca, permettendo ai ricercatori di collaborare senza vincoli geografici, aumentando così l’efficienza e la produttività del lavoro scientifico.

La piattaforma, basata sul cloud Microsoft Azure, crea una rete di collaborazione tra decine di ricercatori a livello globale. Questo approccio consente di unire le forze per l’analisi e l’interpretazione di enormi volumi di dati, che ammontano a decine di terabyte. Tali dati provengono da macchine di sequenziamento che, in vari laboratori del mondo, hanno esaminato numerose varietà di grano duro e i loro antichi antenati. L’utilizzo di tecnologie di questo tipo è fondamentale, soprattutto considerando la difficoltà intrinseca nel dare un senso a una mole così vasta di informazioni.

La sfida del big data nella ricerca agricola

Comprendere e gestire i big data è un compito arduo, poiché i dati grezzi sono solo il primo passo. L’analisi efficace di queste informazioni permette di ottenere risultati utili per il futuro della produzione agricola, specialmente per un alimento strategico come il grano. In un contesto di crescente incertezza climatica, la capacità di sviluppare varietà di grano duro che siano più resistenti e adatte a condizioni ambientali variegate diventa cruciale.

Il progetto mira così a garantire una produzione di grano che risponda alle crescenti esigenze alimentari globali. Adottando tecnologie avanzate, i ricercatori possono accelerare questi processi, garantendo che le nuove varietà siano pronte per il mercato in tempi più brevi, senza compromettere la qualità e la sostenibilità delle pratiche agricole.

Implicazioni per la sicurezza alimentare globale

In un’epoca in cui la sicurezza alimentare è al centro del dibattito globale, l’iniziativa di Microsoft e Crea offre nuove speranze. Vincenzo Esposito, Amministratore Delegato di Microsoft Italia, ha evidenziato l’importanza di sostenere progetti che possano garantire la sicurezza alimentare globale e promuovere pratiche agricole più responsabili. Attraverso investimenti nei talenti e nell’innovazione della ricerca italiana, questo progetto potrebbe rivelarsi un modello da seguire per altre iniziative simili in tutto il mondo.

In sintesi, il progetto “Pangenoma frumento duro” non solo fornisce strumenti avanzati per la ricerca, ma affronta anche questioni cruciali che riguardano il futuro dell’agricoltura e la sostenibilità del sistema alimentare globale. La sinergia tra tecnologia e scienza rappresenta una frontiera promettente per l’innovazione e lo sviluppo nel settore agricolo.

Ultimo aggiornamento il 9 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano

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