Deferito giovane per truffa a danno di un anziano: due complici identificati in un caso di frode

Deferito giovane per truffa a danno di un anziano: due complici identificati in un caso di frode

Un ventenne è stato denunciato per aver truffato un anziano di 68 anni a Monte San Biagio, utilizzando un inganno via WhatsApp per ottenere 965 euro. Le indagini proseguono.
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Deferito giovane per truffa a danno di un anziano: due complici identificati in un caso di frode - Gaeta.it

Un episodio allarmante di truffa ha colpito un cittadino anziano di 68 anni nella zona di Monte San Biagio, dove i carabinieri hanno deferito un ventenne di origini campane per concorso in truffa aggravata. L’operazione si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso crimini informatici e frodi, in particolare rivolti alle persone più vulnerabili.

Indagini condotte dai carabinieri

Grazie a indagini meticolose, gli inquirenti hanno utilizzato diverse tecniche investigative che hanno incluso l’analisi di tabulati telefonici e flussi bancari. Le indagini hanno permesso di risalire rapidamente all’identità del sospettato, il quale ha perpetrato la truffa ai danni dell’anziano. I carabinieri hanno messo in campo tutti gli strumenti a loro disposizione per andare a fondo nella vicenda e individuare i responsabili.

Il giovane indagato, che non avrebbe compiuto 21 anni, è risultato essere il destinatario finale della somma truffata. Le analisi hanno rivelato l’utilizzo di un’utenza telefonica intestata a un cittadino straniero, la quale è stata impiegata per contattare la vittima, rendendo ancora più intricata la rete di questo crimine.

Il modus operandi della truffa

Nel dettaglio, il giovane, che operava insieme a una complice già identificata e denunciata lo scorso luglio, ha contattato la vittima attraverso messaggi su Whatsapp. Fingendosi il figlio dell’anziano, ha dichiarato di aver smarrito il suo cellulare e ha richiesto un bonifico per l’acquisto di un nuovo dispositivo.

Grazie alla scaltrezza del piano, è riuscito a farsi accreditare la somma di 965 euro su una carta prepagata intestata alla sua complice. Questo tipo di approccio, che sfrutta la fiducia e la vulnerabilità delle persone over 65, è sempre più diffuso, con ripercussioni significative non solo sul piano economico, ma anche su quello psicologico per le vittime.

Conseguenze e reazione delle forze dell’ordine

L’attività dei carabinieri non si è limitata alla semplice denuncia del ventenne. La loro indagine è stata intrapresa con l’obiettivo di monitorare il fenomeno crescente di truffe rivolte a anziani. Queste operazioni hanno portato anche alla denuncia della complice, che è già stata identificata dalle forze dell’ordine. La rete di collaboratori coinvolti in queste truffe è ampia e le istituzioni stanno monitorando attentamente il fenomeno.

In risposta ai rischi legati a queste truffe, le forze dell’ordine invitano le persone anziane e i loro familiari a prestare la massima attenzione a comunicazioni sospette provenienti da numeri sconosciuti, specialmente quando si richiede denaro. Educare le persone sulle tecniche usate dai truffatori è una strategia fondamentale per prevenire ulteriori frodi.

Il caso di Monte San Biagio rappresenta solo un esempio di un problema più ampio e complesso, che richiede un impegno collettivo per proteggere le persone più vulnerabili da abusi e inganni.

Ultimo aggiornamento il 31 Gennaio 2025 da Sofia Greco

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