Degrado e ritardi nelle case popolari del rione unrra a pescara tra problemi di manutenzione e assegnazioni bloccate

Degrado e ritardi nelle case popolari del rione unrra a pescara tra problemi di manutenzione e assegnazioni bloccate

Nel quartiere Unrra di Pescara, degrado urbano e ritardi nelle assegnazioni degli alloggi popolari causano disagi agli abitanti; Comune e Ater sotto accusa per mancata manutenzione e gestione inefficace.
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Nel quartiere Unrra di Pescara persistono degrado urbano, ritardi nelle assegnazioni di alloggi popolari e criticità nella manutenzione, con tensioni tra Comune, Ater e residenti. - Gaeta.it

Nel quartiere Unrra di Pescara, tra le case di via Rigopiano, persistono situazioni difficili legate a degrado urbano e ritardi nelle assegnazioni degli alloggi popolari. Il problema coinvolge utenti, Comune e Ater, con tensioni crescenti sulla gestione e manutenzione degli spazi. Il caso è tornato sotto i riflettori dopo sopralluoghi e segnalazioni di rappresentanti politici, che denunciano disattenzione e condizioni precarie nelle abitazioni di edilizia residenziale pubblica.

Stato attuale delle condizioni nel rione unrra: degrado e mancanza di manutenzione

In seguito a un sopralluogo del 7 febbraio 2025, è emersa una situazione critica nelle aree tra le palazzine del rione Unrra. L’immondizia si accumula in spazi pubblici e privati, senza segni di raccolta regolare. L’erba è cresciuta da tempo senza tagli, creando un ambiente trascurato. Le strade e i cortili presentano buche profonde, da molti paragonate ai crateri, anche se il quartiere non è mai stato teatro di eventi bellici.

Questi problemi non riguardano soltanto l’estetica ma mettono a rischio la sicurezza e il benessere degli abitanti. Lo spazio pubblico tra le cinque palazzine popolari non è stato oggetto di interventi di recupero. Le telecamere già installate da tempo non sembrano bastare a contenere il degrado e anche la richiesta di interventi alle autorità locali rimane inevasa.

Secondo comunicazioni dell’Ater, l’area appartiene ufficialmente al Comune di Pescara. L’ente ha sottolineato come la manutenzione spetti quindi all’amministrazione cittadina, che però non ha ancora realizzato interventi efficaci per la pulizia e la sicurezza. La situazione ha spinto consiglieri e rappresentanti politici a sollecitare un cambio di passo, denunciando una gestione che lascia indietro chi abita il quartiere.

La questione degli allacciamenti di acqua e corrente nel rione unrra

Una delle principali preoccupazioni riguarda i presunti allacci abusivi alle utenze di acqua e corrente. Dopo la prima denuncia pubblica, l’Ater ha effettuato controlli mirati e segnalato che non sono stati riscontrati collegamenti illegali. Tuttavia, l’ente si è riservato ulteriori verifiche da svolgere insieme all’Aca, la società idrica locale. I precedenti, infatti, indicano che problemi simili in passato hanno provocato bollette molto elevate per alcuni residenti.

Resta alta l’attenzione perché eventuali manomissioni o irregolarità potrebbero comportare rischi tecnici e contenziosi economici. Le verifiche approfondite devono prevedere un monitoraggio costante dell’impianto, mentre il Comune e Ater sono tenuti a coordinare le attività. In assenza di una vigilanza severa, si rischia di vanificare la sicurezza e il corretto funzionamento delle infrastrutture.

L’impegno formale dell’Ater conferma la volontà di evitare nuovi problemi legati alle utenze. Questa attenzione è fondamentale in un contesto dove già si registrano ritardi nella manutenzione e conseguente disagio per gli abitanti delle case popolari.

Emergenza assegnazioni: molti alloggi vuoti non distribuiti alle famiglie in graduatoria

La situazione del patrimonio abitativo pubblico a Pescara presenta un paradosso: esistono oltre 100 case popolari disponibili ma con assegnazioni ferme o quasi. La consigliera comunale Michela Di Stefano ha raccolto dati che evidenziano ritardi molto pronunciati nel 2023 e nel 2024, mentre il 2025 sembra seguire la stessa linea stagnante.

Nel dettaglio, 70 case messe a disposizione dall’Ater nel 2023 hanno visto solo 21 assegnazioni. Nel 2024 di 17 appartamenti destinati all’assegnazione ne sono stati distribuiti solo 5 e nel 2025 tutte e 6 le unità disponibili sono ancora libere. Anche le abitazioni di proprietà comunale presentano molte unità sfitte: su 23 appartamenti, 15 non sono stati ancora consegnati, nonostante molti di questi siano riservati a persone con disabilità.

Nel complesso Unrra, fra il 2023 e i primi mesi del 2025, sono stati messi a disposizione 18 alloggi ma solo 5 sono stati assegnati. Le lentezze nella consegna di case popolari bloccano la soddisfazione di diritti essenziali e aumentano il numero di nuclei familiari senza una sistemazione.

Gran parte dei ritardi emerge dalla necessità di lavori obbligatori sugli impianti, richiesti prima della firma dei contratti. Questi interventi richiedono risorse finanziarie che, però, non risultano stanziate nelle ultime previsioni di bilancio né del Comune né della Regione Abruzzo. La mancanza di fondi rallenta l’intero processo di assegnazione.

Responsabilità istituzionali e tensioni sul diritto alla casa a pescara

Il patrimonio immobiliare popolare in città coinvolge direttamente Comune e Regione, che gestiscono insieme più di 4800 appartamenti. Le difficoltà nel rendere disponibili questi immobili si traducono in un aumento delle case vuote e di persone in attesa di un alloggio.

L’inerzia amministrativa alimenta un clima di sfiducia tra le famiglie residenti nei quartieri popolari. L’amministrazione attuale, guidata dal sindaco Masci, è stata criticata per mancanza di attenzione a situazioni che mostrano segni di degrado e abbandono.

In particolare, si cita l’abbattimento del complesso ferroviario chiamato ferro di cavallo che ha ridotto di 120 il numero degli alloggi disponibili senza che questi siano stati sostituiti da nuove abitazioni. L’appalto per il progetto “contratto di quartiere” in via Tronto, che prevedeva la disponibilità di ulteriori 64 alloggi, si trova tutt’oggi in una fase di stallo.

La mancata assegnazione degli appartamenti non solo limita il diritto alla casa, ma riduce anche le entrate destinate alla manutenzione futura. Le istituzioni devono trovare risposte concrete per risolvere questa situazione e rispondere alle esigenze delle famiglie abbandonate.

  • Armando Proietti

    Armando è un giovane blogger esperto di cronaca e politica. Dopo aver studiato Scienze Politiche, ha avviato un blog che analizza e commenta gli eventi politici italiani e internazionali con uno stile incisivo e informativo, guadagnandosi la fiducia di un vasto pubblico online.

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