denunciati a Potenza Picena due uomini per truffa su acquisti in ferramenta con bonifico revocato

denunciati a Potenza Picena due uomini per truffa su acquisti in ferramenta con bonifico revocato

Due uomini denunciati per truffa a Potenza Picena: hanno acquistato attrezzi pagando con bonifico istantaneo revocato, causando un danno di 1.108 euro alla ferramenta locale.
Denunciati A Potenza Picena Du Denunciati A Potenza Picena Du
Due uomini sono stati denunciati a Potenza Picena per truffa dopo aver acquistato attrezzi pagando con un bonifico istantaneo revocato subito dopo il ritiro della merce. - Gaeta.it

Un caso di truffa ai danni di una ferramenta a Potenza Picena ha portato all’identificazione e denuncia di due uomini. Nel novembre 2024, entrambi hanno acquistato attrezzi per l’edilizia pagando con un bonifico istantaneo che però è stato revocato subito dopo il ritiro della merce. I carabinieri locali hanno indagato e portato alla luce le responsabilità dei due soggetti, con il coinvolgimento anche di misure detentive già in corso per uno di loro.

dettagli dell’acquisto e della truffa in ferramenta

Tutto è iniziato lo scorso novembre presso una ferramenta di Potenza Picena dove i due uomini si sono presentati per comprare attrezzi per l’edilizia per un valore complessivo di 1.108 euro. Hanno comunicato al titolare che il pagamento sarebbe avvenuto mediante bonifico istantaneo, metodo particolarmente rapido e sicuro nelle transazioni. Dopo la conferma del bonifico e la consegna degli strumenti, i due si sono allontanati rapidamente dal negozio.

Poco dopo, il proprietario ha scoperto che la somma ricevuta sul proprio conto era stata cancellata. L’operazione, inizialmente segnalata come completata, era stata infatti revocata prima che il denaro diventasse effettivamente disponibile. Il commerciante si è reso conto di essere stato vittima di una manovra fraudolenta e ha deciso di denunciare l’accaduto ai carabinieri della stazione locale.

la truffa smascherata grazie ai controlli

“Un caso che evidenzia come anche i pagamenti elettronici, apparentemente immediati, possano nascondere insidie,” ha commentato una fonte ufficiale.

l’intervento dei carabinieri e l’indagine

Dopo la denuncia, i carabinieri della stazione di Potenza Picena hanno preso in carico il caso con un’indagine mirata a identificare i responsabili dell’inganno finanziario. Attraverso le immagini di videosorveglianza della ferramenta, la raccolta di testimonianze e il controllo sui dati bancari collegati alla transazione, sono riusciti a rintracciare i due uomini coinvolti nella truffa.

I militari hanno appurato che uno dei due, di 30 anni, residente a Macerata, era già detenuto nel carcere di Ancona Montacuto. L’altro, un uomo di 45 anni di origine albanese, domiciliato a Corridonia, era sottoposto a una misura alternativa alla detenzione. La collaborazione tra le forze dell’ordine e gli istituti penitenziari ha consentito di confermare le rispettive posizioni e procedere con la denuncia all’autorità giudiziaria.

dettagli sull’indagine e collaborazione tra istituzioni

“La sinergia tra carabinieri e istituti penitenziari si è rivelata fondamentale per ricostruire il quadro della situazione,” è stato riferito dagli investigatori.

profili dei denunciati e inquadramento giudiziario

Il maceratese di 30 anni e l’albanese di 45 risultano accusati di aver agito in concorso per la truffa riguardo all’acquisto e al pagamento fraudolento degli strumenti edili. La contestazione formale è stata trasmessa all’autorità giudiziaria competente, che valuterà il caso nei prossimi mesi.

Il fatto che uno dei responsabili fosse già in carcere, mentre l’altro era affidato a misure alternative, sottolinea come la rete investigativa abbia intercettato soggetti con precedenti o sottoposti a controlli giudiziari. Questi elementi potrebbero influire sul proseguimento del procedimento legale e sulle eventuali misure cautelari.

conseguenze per il commerciante e rilevanza del caso

Per la ferramenta, il danno ammonta a 1.108 euro, corrispondenti al valore della merce sottratta senza il pagamento effettivo. La vicenda ha evidenziato le potenziali vulnerabilità nelle transazioni digitali, specie quando si usa il bonifico istantaneo come metodo di pagamento in negozi fisici.

Il titolare della ferramenta, affidando l’incarico di denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine, ha permesso di innescare un procedimento che potrebbe prevenire simili episodi nel futuro. Il caso dimostra quanto sia importante mantenere attenzione sulle modalità di incasso, soprattutto di fronte a pagamenti elettronici apparentemente immediati ma non sempre definitivi.

Gli sviluppi delle indagini e le decisioni dell’autorità giudiziaria andranno monitorati per verificare eventuali ulteriori risvolti e l’eventuale ampliamento della casistica di frodi dello stesso tipo nella provincia di Macerata.

Change privacy settings
×