Un’operazione congiunta tra i Carabinieri di Cuorgnè e il Ris di Parma ha portato alla denuncia di un cittadino moldavo di 31 anni, accusato di furto aggravato in concorso e tentata ricettazione. Gli investigatori hanno potuto ricostruire il suo coinvolgimento in una serie di furti avvenuti nel Canavese, precisamente nei comuni di San Ponso, Rivara e Busano, nelle notti del 9 e del 16 febbraio 2023. L’episodio fa emergere una problematica attuale riguardante la microcriminalità in queste aree.
La strategia criminale del gruppo
Una volta analizzati i fatti, è emerso che il gruppo di ladri aveva come obiettivo preordinato vari esercizi commerciali locali. Durante i colpi, i criminali avrebbero sottratto denaro e oggetti di valore. Tra questi, un furto significativo in un bar-tabaccheria a San Ponso dove sono stati prelevati circa 300 euro in contante e venti stecche di sigarette. Questo episodio, sebbene contenuto in termini di valore, mette in evidenza come i ladri fossero in grado di operare con rapidità e discrezione, cogliendo le opportunità per colpire.
Il modus operandi del gruppo rispecchiava un’attenta pianificazione. Utilizzavano veicoli rubati, abbinati a targhe anch’esse ottenute illecitamente, per confondere le indagini delle forze dell’ordine. Questa strategia ha reso inizialmente difficile l’identificazione dei colpevoli. Tuttavia, grazie a un’accurata raccolta di prove, i Carabinieri sono riusciti a tracciare i movimenti del cittadino moldavo attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nei pressi dei negozi colpiti.
La tecnologia al servizio delle indagini
Un ruolo determinante è stato svolto dall’analisi forense condotta dal Ris di Parma. Gli specialisti hanno analizzato le impronte digitali rinvenute sui luoghi dei furti, incrociandole con un database nazionale. Questo lavoro ha portato a confermare la presenza del moldavo nei locali colpiti, facilitando ulteriormente l’accertamento delle responsabilità in merito ai furti.
La sinergia tra tecnologia avanzata e attività investigativa tradizionale è risultata fondamentale per il progresso del caso. L’utilizzo delle telecamere di sicurezza si è rivelato cruciale, evidenziando l’importanza di disporre di un sistema di videosorveglianza efficace per tutelare la sicurezza pubblica. La scienza forense, unita all’impatto visivo dei video delle telecamere, ha permesso di ottenere un quadro chiaro e dettagliato sull’operato del malvivente.
L’appello delle forze dell’ordine alla comunità
Nonostante la denuncia del 31enne, le indagini continuano, puntando a identificare i complici che hanno collaborato con lui. L’appello dei Carabinieri è rivolto alla comunità locale: chiunque abbia assistito a situazioni sospette nelle notti in cui sono avvenuti i furti viene incoraggiato a fornire informazioni utili che possano aiutare a fare luce sul caso.
Questa serie di eventi riporta alla ribalta il tema della microcriminalità in piccoli centri, dove i commercianti spesso subiscono danni non solo economici, ma anche psicologici. Gli abitanti di San Ponso, Rivara e Busano guardano con attenzione alle operazioni delle forze dell’ordine, auspicando in un rafforzamento della sicurezza e della protezione per le loro comunità.
Ultimo aggiornamento il 16 Gennaio 2025 da Marco Mintillo