Una situazione legale delicata ha recentemente scosso il Consiglio superiore della magistratura, focalizzata sulla giudice di Catania, Maria Fascetto Sivillo, attualmente oggetto di un procedimento disciplinare. La vicenda ha preso una piega inaspettata quando il comitato di presidenza del Consiglio ha deciso di inviare il fascicolo relativo alla questione alla Procura di Roma.
Esplosione del Caso alla Sezione Disciplinare
Il caso in questione ha avuto inizio nella Sezione disciplinare del Consiglio, suscitando interesse per le sue implicazioni potenzialmente rilevanti. Il comitato di presidenza, composto da figure di spicco come il vicepresidente Fabio Pinelli, la presidente della Cassazione Margherita Cassano e il procuratore generale presso la Corte suprema Luigi Salvato, ha giocato un ruolo chiave nel trasferimento del dossier alla Procura capitolina.
Dimissioni della Consigliera laica Rosanna Natoli
Un elemento cruciale che ha contribuito allo sviluppo della vicenda è stato il gesto della consigliera Rosanna Natoli, membro laico rappresentante di Fratelli d’Italia nell'Assemblea nazionale. La Natoli, avvocata di Paternò e concittadina del presidente del Senato Ignazio La Russa, ha rassegnato le dimissioni dalla sua carica di consigliere disciplinare martedì scorso. Tale decisione è stata innescata dalla presentazione di documenti incriminanti da parte dell'avvocato Carlo Taormina, difensore di un'indagata.
Il Colloquio in Studio e le Rivelazioni
Si è appreso che il colloquio incriminato si è svolto nello studio della consigliera Natoli in Sicilia e ha coinvolto direttamente la giudice Fascetto Sivillo. Durante la discussione, trapelata attraverso indiscrezioni provenienti dal CSM, la consigliera Natoli avrebbe ammesso di aver violato il segreto della camera di consiglio. Il tutto mentre la giudice Sivillo registrava segretamente l'interazione per poi consegnare l'audio al suo avvocato difensore.
Il Coinvolti e le Conseguenze
La situazione ha preso una svolta incerta quando l'avvocato Taormina ha annunciato il deposito della registrazione durante un'udienza successiva, portando la consigliera Natoli a rinunciare al suo ruolo di giudice disciplinare. Tale mossa ha determinato la sospensione dell'udienza e del relativo procedimento disciplinare in corso.
Richiesta di Investigazione e Paralleli con il ‘caso Champagne’
Al fine di valutare possibili illeciti, il comitato di presidenza del CSM ha deciso di coinvolgere immediatamente la Procura di Roma. Nel frattempo, al Consiglio si discute animatamente di un presunto nuovo scandalo, evocando reminiscenze del noto ‘caso Champagne’ del 2019, che coinvolse intercettazioni di consiglieri in discussioni al di fuori del Consiglio. In quella circostanza, i cinque consiglieri coinvolti furono costretti a dimettersi e sottoposti a procedimento disciplinare.
