Il Maschio Angioino di Napoli si prepara a cogliere una delle performance più attese dell’estate 2024: il 8 settembre, alle 21, andrà in scena “Desaparecidos“, un’opera potente che intreccia danza, musica e parole per far luce sulle atrocità compiute durante la Guerra Sporca in Argentina. Questo evento è parte della rassegna Estate a Napoli, promossa dal Comune di Napoli, e si propone di sensibilizzare il pubblico sui drammi storici attraverso l’arte.
La guerra sporca e le madri di plaza de mayo
La lotta per la giustizia
L’Argentina, negli anni ’70 e ’80, è stata teatro di una delle dittature più sanguinarie della storia moderna. Il regime militare ha portato alla scomparsa di migliaia di persone, conosciuti come “desaparecidos“. Tra le voci che si sono sollevate contro queste ingiustizie, spiccano quelle delle Madri di Plaza de Mayo, donne coraggiose che hanno saputo opporsi pacificamente a un sistema repressivo. I loro figli, giovani attivisti e innocenti, furono rapiti dal regime, e la loro scomparsa ha alimentato il dolore di famiglie intere.
Le Madri, con i loro pugni chiusi e le sciarpe bianche che diventavano simbolo di lotta, si riunivano settimanalmente nella piazza principale di Buenos Aires. La loro protesta pacifica ha attirato l’attenzione nazionale e internazionale, portando alla luce il dramma del loro Paese. L’atto di ribellione si è trasformato in un messaggio universale di amore e ricerca della verità, contribuendo a una coscienza collettiva che non può essere dimenticata.
Le voci che non si spengono
Nell’opera proposta al Maschio Angioino, la coreografa Erminia Sticchi sublima il dolore e la speranza delle Madri di Plaza de Mayo, dando voce a storie personali mediante la danza e la musica. Con una narrazione che tocca le corde dell’emozione, lo spettacolo intende far rivivere le esperienze di quei genitori che hanno perso i loro figli in un mare di violenze e sopraffazioni. La scelta di portare in scena queste tematiche non è un atto solo di memoria, ma serve a mantenere viva l’attenzione su questioni di giustizia sociale.
L’arte come veicolo di memoria
Un viaggio nei ricordi attraverso la danza e la musica
Skaramacay Art Factory, sotto la direzione di Erminia Sticchi e Nestor Fabian Aiello, ha progettato un’esperienza immersiva che combina danza, prosa, videoart e musica. L’obiettivo è quello di creare un’atmosfera che trascenda il palcoscenico, portando gli spettatori in una dimensione nella quale passato e presente si intrecciano. La danza diventa mezzo di espressione di un dolore che non deve essere dimenticato, ma rielaborato e condiviso.
Attraverso movimenti fluidi e coreografie emozionanti, i danzatori riescono a comunicare la vulnerabilità umana e la forza di uno spirito indomabile. La musica, vibrante e nostalgica, arricchisce questo racconto, creando un paesaggio sonoro che trasporta il pubblico. Ogni nota suonata è un inno alla memoria, ogni passo di danza una celebrazione della vita che continuerà a lottare per la giustizia.
L’arte come strumento di sensibilizzazione
“Desaparecidos” si presenta quindi non solo come una mera rappresentazione artistica, ma come un’opera d’impatto che mira a generare consapevolezza e riflessione. L’immagine delle Madri di Plaza de Mayo è un richiamo a resistere e a non dimenticare le ingiustizie del passato. Attraverso esperienze artistiche come questa, si invita il pubblico a essere parte attiva nella lotta contro l’oblio, affinché la memoria di quegli eventi tragici possa continuare a vivere.
Un evento che, oltre a intrattenere, si propone di educare e sensibilizzare. Attraverso la potenza dell’arte, si rinnova l’appello a non lasciare che le storie dei desaparecidos cadano nel dimenticatoio, ma piuttosto a onorare il loro passato per costruire un futuro più giusto e consapevole.