Destination Italia, una travel tech company di rilievo nel settore, ha annunciato una significativa espansione delle sue operazioni nel settore alberghiero. La nuova divisione, dedicata alla gestione di boutique hotel, appartamenti serviti e alberghi diffusi, si propone di offrire un’esperienza unica e autentica ai turisti che decidono di visitare il Bel Paese.
Questa mossa arriva in un momento altamente positivo per la compagnia, guidata dalla presidente Dina Ravera, la quale ha recentemente comunicato che i margini operativi lordi hanno registrato valori favorevoli nel primo semestre. La divisione mira a lavorare in sinergia con istituzioni finanziarie sia pubbliche che private per garantire un supporto solido e strategico. L’obiettivo è quello di attrarre investimenti e nuove opportunità in località spesso trascurate dai circuiti turistico tradizionali, cercando contratti sia in affitto che di management.
Progetti in sviluppo e località in focus
Attualmente, la nuova divisione di Destination Italia ha già identificato e avviato cinque progetti in fase di sviluppo. Questi sono distribuiti in alcune regioni incantevoli e meno battute del Paese, come l’alto Molise, le Marche, l’isola di Capraia in Toscana, la Sicilia, di fronte alle Eolie e la Basilicata. Questi territori, spesso a rischio di spopolamento, si trovano a più di un’ora da strutture essenziali come scuole superiori e ospedali, rendendoli luoghi ideali per investimenti mirati nel turismo.
La Ravera ha sottolineato l’importanza di creare posti di lavoro locali e di ridare vita a queste aree attraverso iniziative turistiche che privilegiano esperienze autentiche. Per esempio, nel caso di Capraia, il comune ha contattato Destination Italia per collaborare a progetti che potrebbero prevenire la chiusura di servizi vitali come le scuole superiori, lavorando anche su nuove rotte di collegamento marittimo e aereo con la Corsica.
Una visione strategica per il turismo
L’approccio della nuova divisione si focalizza sull’attrazione di una clientela alta-spendente che cerca esperienze fuori dai circuiti sovraffollati. Oggigiorno, i viaggiatori cercano destinazioni esclusive che offrano pace e tranquillità , lontano dal rischio di overtourism. Destination Italia intende posizionarsi come un catalizzatore di queste esperienze, valorizzando i luoghi, le tradizioni e la cultura locale.
Oltre a queste operazioni, la compagnia è attivamente coinvolta in bandi di gestione di strutture alberghiere controllate da Cdp e dalle regioni stesse. L’obiettivo è quello di sviluppare un’offerta che non solo attragga visitatori, ma che al contempo preservi e valorizzi le caratteristiche intrinseche dei territori, evitando di trasformarli in attrazioni turistiche standardizzate.
Collaborazioni e sinergie per una crescita sostenibile
Un fattore chiave nella strategia di Destination Italia è la collaborazione con tour operator e agenzie di viaggio. La compagnia ha già instaurato rapporti con circa cinquanta esperti locali sul territorio, pronti a guidare i visitatori in itinerari che danno risalto alla storia e alla cultura dei luoghi. Questa rete sarà fondamentale anche per l’integrazione dell’offerta turistica, che deve essere includente e diversificata.
Sottolineando l’importanza di promuovere queste aree attraverso i giusti canali, Ravera ha affermato che la semplice presenza su piattaforme come Booking non basta per attrarre turisti di fascia alta, che richiedono percorsi di comunicazione e marketing più diretti e personalizzati.
Con il nuovo progetto, Destination Italia si propone di reinventare il concetto di accoglienza turistica, con un focus su esperienze genuine e rispettose dell’ambiente e delle culture locali, al fine di favorire uno sviluppo sostenibile e duraturo dei territori coinvolti.