Destino incerto per l’ippodromo di Capannelle: una gestione temporanea tra sfide e opportunità

Destino incerto per l’ippodromo di Capannelle: una gestione temporanea tra sfide e opportunità

L’ippodromo di Capannelle affronta gravi difficoltà economiche e amministrative, con la giunta Gualtieri che propone una gestione temporanea fino al 2025 per preservare l’attività ippica e culturale.
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Destino incerto per l’ippodromo di Capannelle: una gestione temporanea tra sfide e opportunità - Gaeta.it

L’ippodromo di Capannelle, considerato un simbolo dell’ippica romana e italiana, si trova attualmente in una situazione precaria, tra difficoltà amministrative e economiche. Recenti sviluppi da parte dell’assessore allo Sport di Roma Capitale, Alessandro Onorato, tentano di garantire la continuità dell’attività ippica, pur mettendo in evidenza la complessità del contesto in cui ci si sta muovendo.

La proposta della giunta Gualtieri per la continuità dell’ippodromo

La giunta di Roma, guidata da Roberto Gualtieri, ha formulato una delibera che mira a salvaguardare l’attività di Capannelle fino al 2025. La gestione temporanea è stata affidata a Hippogroup, il gestore attuale, che si occuperà delle corse di trotto e galoppo. Questo piano è considerato un accordo “ponte”, in attesa della definitiva assegnazione prevista da un bando europeo avviato nel 2019, la cui esecuzione è ancora in fase di svolgimento.

L’intento è di garantire i servizi essenziali, affinché la struttura non cada in uno stato di degrado e possa rimanere operativa mentre si attende la conclusione del bando. Tuttavia, è importante notare che il contratto temporaneo non include la gestione dei servizi accessori come bar e ristoranti, che rappresentano una fonte di reddito cruciale per il supporto economico dell’ippodromo. Al contempo, permangono questioni rilevanti, come una cartella esattoriale di 5 milioni di euro pendente su Hippogroup, un aspetto che complicherà ulteriormente la situazione.

Un passato difficile tra contenziosi e amministrazione

La storia tra il Comune di Roma e Hippogroup è segnata da tensioni. Già nel 2017, l’amministrazione di Virginia Raggi chiese un aumento del canone annuale di concessione, portando la cifra a circa 2 milioni di euro, in netto contrasto con i precedenti 66mila euro. Questa decisione ha originato contenziosi legali che continuano ad ostacolare una risoluzione condivisa. Un altro punto dolente è rappresentato da alcuni tentativi di affidare temporaneamente la gestione dell’ippodromo, rivolti a 28 operatori del settore, tutti risultati fallimentari.

Onorato ha evidenziato come la crisi di Capannelle non nasca dai recenti eventi, ma rappresenti un problema radicato nel tempo. Il bando ponte ha avuto esito negativo, e le proposte di contributo ministeriale non sembrano soddisfare le aspettative degli operatori del settore. Il finanziamento pubblico per l’ippodromo ha subito un continuo calo; si è passati da 11 milioni di euro nel 2011 a un previsto 4,4 milioni nel 2024, con ulteriori riduzioni progettate per il 2025. È evidente che la sostenibilità economica dell’ippica in Italia è fortemente legata all’intervento statale, piuttosto che a azioni comunali.

Un futuro incerto per l’ippodromo di Capannelle

L’azione della giunta Gualtieri è stata interpretata come un passo responsabile per evitare che Capannelle cada nel degrado e per preservare un importante patrimonio sportivo e culturale. Tuttavia, senza un accordo conclusivo con Hippogroup o la risoluzione delle problematiche economiche, il rischio di una chiusura definitiva rimane elevato. Le speranze si concentrano sull’esito del prossimo bando europeo.

L’ippodromo di Capannelle rappresenta una parte significativa della storia di Roma e un punto di riferimento per l’ippica italiana. La possibile perdita della struttura non comporterebbe solo la scomparsa di numerosi posti di lavoro, ma anche l’assenza di un luogo che ha fatto parte dell’eredità sportiva e culturale della Capitale per generazioni.

Con l’orologio che scorre, è fondamentale affrontare le sfide burocratiche ed economiche per evitare che Capannelle possa dire addio nel 2025. La salvaguardia di questo simbolo rappresenta una priorità per la comunità e per il futuro dell’ippica nel paese.

Ultimo aggiornamento il 4 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano

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