Un uomo evaso dal carcere bolognese della Dozza venerdì sera è stato rintracciato a Imola. La fuga è avvenuta mentre il detenuto, 34enne di origine albanese, si trovava in attesa di essere trasferito dal reparto semiliberi al reparto giudiziario. La situazione è scaturita dopo che è stata comunicata la revoca del beneficio della semilibertà, che consentiva al detenuto una maggiore libertà di movimento.
Dinamica della fuga
Il detenuto aveva già un passato di reati legati a furti e rapine in abitazione. Secondo le informazioni raccolte, la sua fuga non è stata pianificata in modo tradizionale, ma sarebbe stata facilitata dalla sua condizione di semilibertà. Durante la sua attesa, l’uomo ha approfittato di un momento di disattenzione per evadere. È emerso che, in un gesto piuttosto insolito, lo stesso evaso ha contattato le forze dell’ordine tramite il suo avvocato, segnalando la sua posizione a Imola, dove risiedono la fidanzata e diversi amici.
L’intervento delle forze dell’ordine
Dopo aver ricevuto la notizia della fuga, il Comandante di reparto della Casa circondariale di Bologna, Annunziata Nudo, ha coordinato un’operazione di ricerca. Con il supporto del nucleo investigativo regionale, squadra altamente specializzata in operazioni di questo tipo, le forze dell’ordine hanno potuto localizzare rapidamente l’uomo. Il segretario nazionale della UilPa Polizia Penitenziaria, Domenico Maldarizzi, ha sottolineato l’efficacia del lavoro svolto dal personale coinvolto, evidenziando la sinergia tra le varie unità operative. L’operazione ha portato all’arresto del fuggitivo a Imola, un risultato che ha suscitato soddisfazione tra i membri della polizia penitenziaria.
Reazioni istituzionali e riflessioni sul sistema penitenziario
Il sindacato di polizia penitenziaria Sappe ha commentato l’accaduto, sollevando interrogativi sulle procedure di concessione dei benefici penitenziari. Giovanni Battista Durante e Francesco Campobasso, rispettivamente segretario generale aggiunto e segretario nazionale del Sappe, hanno messo in discussione l’attuale sistema, che, secondo loro, deve essere rigorosamente monitorato per garantire una corretta valutazione della meritevolezza dei detenuti. Sottolineano l’importanza del ruolo della polizia penitenziaria nell’osservazione e nella raccolta di informazioni sui detenuti, elemento fondamentale per decidere sull’assegnazione di benefici che possono influenzare il percorso riabilitativo del singolo.
La rapida cattura del detenuto evaso a Imola pone in evidenza l’efficacia delle forze dell’ordine, ma invita anche a riflessioni più ampie su come migliorare la gestione del sistema penitenziario per ridurre il rischio di futuri incidenti.