Il 2025 segna un cambiamento significativo nella gestione delle detrazioni fiscali in Italia, con un focus particolare su famiglie e spese sanitarie. È stato introdotto un nuovo sistema che valorizza il numero di figli e il reddito del nucleo familiare, ridefinendo le modalità di accesso agli sgravi fiscali. Le modifiche riguardano anche i bonus legati alla ristrutturazione e altre agevolazioni, come il sostegno per le spese psicologiche. Scopriamo insieme i dettagli di questa manovra fiscale.
Limiti alle detrazioni e quoziente familiare
Una delle innovazioni più significative di questa manovra è l’introduzione di un tetto alle detrazioni per i contribuenti con redditi superiori a 75mila euro. In questo nuovo sistema, l’importo massimo rimborsabile sarà di 14mila euro per i redditi che superano la soglia stabilita, mentre le famiglie con guadagni oltre i 100mila euro potranno ottenere al massimo 8mila euro. Questo approccio premia le famiglie numerose con un reddito annuale inferiore ai 50mila euro, permettendo di ricevere soglie di rimborso più elevate.
A partire dal 2025 è prevista l’eliminazione della detrazione per i figli a carico che superano l’età di 29 anni, il che significa che a partire dai 30 anni non si potrà più accedere allo sconto Irpef fino a 950 euro, in vigore fino a ora. Tuttavia, non ci saranno limiti di età per i figli con disabilità , i quali continueranno a ricevere il supporto previsto dalla normativa.
Rimangono esenti da queste restrizioni le spese sanitarie, gli interessi sui mutui per l’acquisto della prima casa , così come le somme investite in start-up e PMI innovative. Questo significa che, nonostante i nuovi limiti, alcune spese fondamentali manterranno la loro detraibilità .
Cambiamenti nei bonus edilizia
Le novità non si fermano qui; la legge di bilancio 2025 ha apportato modifiche significative ai bonus edilizi, in risposta ai costi sostenuti per il superbonus del 110%. Il bonus ristrutturazioni prevede una detrazione del 50% sulle spese di riqualificazione energetica delle prime case, con percentuali più basse per gli altri tipi di immobili. Nel 2026 e 2027 queste aliquote diminuiranno ulteriormente, fissandosi a 36% per le prime case e a 30% per gli altri immobili. Tra le esclusioni, figurano le spese per l’acquisto di caldaie a gas.
In un tentativo di promuovere l’efficienza energetica, la manovra ha confermato anche la proroga del bonus mobili per chi è in fase di ristrutturazione. Questo bonus manterrà una detrazione massima del 50% su una spesa massima di 5mila euro. I pagamenti devono essere effettuati attraverso bonifico, carta di credito o debito; assegnare il pagamento in contante non è consentito.
Sostegno psicologico: il bonus confermato
Il bonus per le spese psicologiche rimarrà in vigore anche per il 2025, ma con requisiti specifici legati all’ISEE. Le famiglie con un ISEE che non supera i 50mila euro potranno richiederlo. L’importo massimo sarà differenziato a seconda della fascia di reddito: fino a 1.500 euro per l’ISEE sotto i 15mila euro; mille euro per chi ha un ISEE compreso tra 15mila e 30mila euro; fino a 500 euro per redditi con ISEE tra 30mila e 50mila euro. Questo aiuto si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso il benessere psicologico, in particolare dopo i periodi difficili degli ultimi anni.
Attraverso queste misure, il Governo intende sostenere le famiglie e le esigenze abitative, traendo spunto dall’esperienza con il superbonus. Le novità introdotte si pongono come obiettivo quello di fornire un supporto più mirato e sostenibile, adattandosi alle necessità della popolazione.
Ultimo aggiornamento il 10 Gennaio 2025 da Elisabetta Cina