In Italia, il diabete colpisce circa 3,9 milioni di persone, equivalenti al 6,6% della popolazione. Secondo le proiezioni dell’Istat, questa percentuale potrebbe salire al 10% entro il 2040, se continuerà il trend attuale. Il costante aumento dei casi di diabete è una sfida significativa per il sistema sanitario nazionale, richiedendo interventi mirati e politiche efficaci per gestire questa crescente emergenza sanitaria.mografici
L’età avanzata, il sesso maschile e la residenza al sud sono tra i principali fattori di rischio per lo sviluppo del diabete in Italia. Gli over 74enni hanno un rischio quasi otto volte maggiore rispetto ai 45-54enni, e gli uomini sono circa il 40% più a rischio rispetto alle donne della stessa età. Inoltre, vivere nel sud Italia aumenta la probabilità di sviluppare il diabete di circa il 50% rispetto al nord.
Disuguaglianze socio-economiche
Il rischio di diabete è quasi raddoppiato tra le persone con un basso livello di istruzione rispetto a chi possiede almeno una laurea. Le difficoltà economiche aumentano ulteriormente il rischio: le persone con risorse economiche scarse hanno un rischio maggiore di circa il 30% rispetto a chi gode di una buona situazione economica.
Obesità e sedentarietà
L’obesità e la sedentarietà sono fortemente associate al diabete, con l’obesità che raddoppia il rischio di sviluppare la malattia. Anche la mancanza di attività fisica contribuisce significativamente, aumentando il rischio di circa il 30%.
Impatto sulla qualità della vita
Il diabete e le malattie croniche associate peggiorano significativamente la qualità della vita dei pazienti. Nel 2022, gli anziani multicronici con diabete hanno espresso una soddisfazione per la vita inferiore di 5 punti percentuali rispetto a quelli senza diabete, e di 9 punti rispetto alla media nazionale. Il divario è ancora più evidente nel Mezzogiorno, dove solo il 26,4% degli anziani diabetici esprime un’elevata soddisfazione per la vita.
Sfide nel trattamento e assistenza
I pazienti diabetici anziani, spesso affetti da altre malattie croniche, richiedono un’assistenza complessa. Personalizzare e semplificare i percorsi di cura è fondamentale per migliorare l’aderenza terapeutica e la qualità della vita. La tecnologia e i nuovi farmaci offrono soluzioni innovative per trattare meglio i pazienti e ridurre la frammentazione dei percorsi di cura.
Impatto dell’ambiente e dei cambiamenti climatici
Negli ultimi anni, si è compreso che l’ambiente e i cambiamenti climatici influenzano l’insorgenza delle malattie croniche non trasmissibili, come il diabete. Questo legame richiede una maggiore consapevolezza e azioni coordinate da parte delle istituzioni e del settore sanitario.
Disparità regionali e necessità di coordinamento
Persistono disparità significative tra le regioni italiane in termini di prevenzione, accesso alle cure e utilizzo delle tecnologie. È necessario un approccio più strutturato e coordinato per affrontare efficacemente il diabete come emergenza di salute pubblica.
Il diabete rappresenta una sfida multidimensionale che richiede interventi integrati e coordinati a livello nazionale e regionale. Solo attraverso la collaborazione tra istituzioni, società scientifiche e aziende, sarà possibile migliorare la prevenzione, il trattamento e la qualità della vita delle persone affette da diabete.