Diana: la nuova frontiera della diagnostica medica grazie alla tecnologia non invasiva

Diana: la nuova frontiera della diagnostica medica grazie alla tecnologia non invasiva

Antares Vision Group e Isinnova lanciano il progetto Diana, una cabina diagnostica innovativa che offre oltre 60 esami non invasivi in soli 15 minuti, migliorando la personalizzazione delle cure mediche.
Diana3A la nuova frontiera dell Diana3A la nuova frontiera dell
Diana: la nuova frontiera della diagnostica medica grazie alla tecnologia non invasiva - Gaeta.it

Grazie a una sinergia innovativa tra Antares Vision Group e Isinnova, la diagnostica medica si prepara a un grande cambiamento. Il progetto Diana, acronimo di “Diagnostica Intelligente per Analisi Non Invasiva Avanzata”, promette di rivoluzionare l’approccio alle diagnosi e al monitoraggio della salute. Con il supporto del Centro Nazionale di Ricerca “Sviluppo di Terapia Genica e Farmaci con Tecnologia a RNA,” questo sistema mira a rendere le cure mediche più tempestive e personalizzate. Diana combina avanzate tecnologie non invasive in un’unica cabina, con l’intento di migliorare la qualità delle diagnosi e delle terapie per i pazienti.

Il funzionamento di Diana

La cabina Diana è progettata per offrire più di 60 esami diagnostici in tempi rapidi, con una durata media di soli 15 minuti. Gli esami coprono vari aspetti della salute umana, inclusi test sull’attività elettrica cerebrale, sul cuore, sulla composizione del sangue e del corpo, oltre alla funzionalità polmonare. Questo approccio consente di raccogliere informazioni dettagliate e immediate sullo stato di salute del paziente, riducendo drasticamente i tempi e i costi delle analisi tradizionali. Tali test non invasivi permettono ai medici di ottenere un quadro complessivo ovvero un profilo di salute personalizzato, fondamentale per orientare le decisioni terapeutiche.

Infatti, la rilevanza di questo strumento si concretizza nella capacità di monitorare in tempo reale l’efficacia delle terapie in corso. Un aspetto che può fare la differenza per chi è sottoposto a trattamenti specifici, contribuendo così a ottimizzare i protocolli terapeutici. La soluzione tecnologica proposta da Diana si inserisce perfettamente in un contesto sanitario sempre più orientato verso personalizzazione e rapidità.

Le parole dei protagonisti

Cristian Fracassi e Marco Silvestri, rispettivamente Ceo e responsabile del progetto di Isinnova, sottolineano l’impegno del team nel combinare le tecnologie già disponibili con soluzioni innovative. “L’obiettivo non è sostituirsi al medico, bensì facilitare il loro operato,” affermano. Questo riflette un’attenzione particolare alla professionalità sanitaria, con l’intento di snellire il lavoro degli specialisti e di rendere il processo diagnostico più fluido.

Rosario Rizzuto, presidente della Fondazione Centro Nazionale per lo Sviluppo di Terapia Genica e Farmaci con Tecnologia a RNA, evidenzia come Diana possa contribuire a monitorare l’efficacia delle terapie geniche sviluppate dal centro. “Supportare un sistema come questo significa abbreviare i tempi della ricerca e semplificare i protocolli diagnostici,” afferma, un aspetto fondamentale per garantire cure sempre più precise.

Anche Alberto Albertini, Innovation Center Director di Antares Vision Group, pone l’accento su quanto questo progetto rappresenti un vero e proprio cambio di paradigma nel settore medico. L’utilizzo di tecnologia avanzata apre alla possibilità di applicare concretamente la ricerca scientifica, con l’obiettivo di garantire una salute migliore per tutti.

Prospettive future e applicazioni pratiche

Il primo prototipo di Diana, noto come Diana-Atmp, è atteso per il 2025 e verrà collocato presso il Centro Nazionale RNA & Gene Therapy. Sarà utilizzato per monitorare pazienti in trattamento con terapie geniche e farmacologiche innovative. Questo sviluppo riveste grande importanza soprattutto nella fase di raccolta dati, poiché promette di velocizzare la raccolta e l’integrazione delle informazioni, garantendo alta qualità anche in contesti sanitari meno accessibili.

La tecnologia di Diana si propone di unificare diversi flussi di dati in un sistema integrato, facilitando sia l’accesso agli stessi sia la loro analisi da parte dei medici. Tale ottimizzazione offre l’opportunità di personalizzare i piani di trattamento in base alle specifiche esigenze di ciascun paziente. La raccolta di dati più completa potrà contribuire, non solo a migliorare la cura dei pazienti, ma anche alla ricerca su malattie specifiche, rendendo la tecnologia di Diana uno strumento cruciale nel futuro della salute pubblica.

Antares Vision Group e Isinnova hanno avviato una collaborazione focalizzata sull’industrializzazione di soluzioni innovative nel campo della salute. Questo connubio permette alle due realtà di lavorare insieme per affrontare le sfide del settore sanitario, dimostrando come le alleanze tra aziende e istituti di ricerca possano tradursi in risultati concreti e vantaggiosi.

Ultimo aggiornamento il 17 Dicembre 2024 da Sofia Greco

Change privacy settings
×