Dieci tifosi del Terracina colpiti da Daspo dopo i disordini al match contro l’Atletico Pontinia

Dieci tifosi del Terracina colpiti da Daspo dopo i disordini al match contro l’Atletico Pontinia

La Questura di Latina emette un D.A.Spo per dieci tifosi del Terracina, escludendoli da eventi sportivi per cinque anni dopo violenti scontri a Cisterna, evidenziando la necessità di migliorare la sicurezza.
Dieci tifosi del Terracina col Dieci tifosi del Terracina col
Dieci tifosi del Terracina colpiti da Daspo dopo i disordini al match contro l’Atletico Pontinia - Gaeta.it

La Questura di Latina ha compiuto un’azione decisiva nei confronti di un gruppo di dieci tifosi del Terracina, emettendo un D.A.Spo che li esclude per cinque anni da qualsiasi manifestazione sportiva. Questo provvedimento giunge in seguito ai gravi disordini avvenuti a Cisterna durante un incontro di Eccellenza Lazio, gettando un’ombra sulla sicurezza degli eventi sportivi locali.

Disordini e violenze a Cisterna

Il conflitto è scoppiato durante una partita tra l’Atletico Pontinia e il Terracina, che risale a maggio. I tifosi della squadra terracinese si sono trovati coinvolti in scontri violenti con membri delle tifoserie di Latina Calcio e Cisterna. Questo episodio non rappresenta solo un caso isolato, ma segna un preoccupante trend di violenza che ha colpito il nostro paese, portando alla necessità di misure efficaci per garantire la sicurezza nel calcio.

Negli scontri, i tifosi non si sono limitati a scambiarsi insulti: ci sono state risse fisiche e l’uso di oggetti pericolosi, con gravi rischi per la sicurezza dei partecipanti e degli spettatori. La polizia, prontamente intervenuta, è riuscita a identificare gli individui coinvolti grazie a videocamere di sorveglianza e segnalazioni da parte di testimoni. Questo intervento ha permesso di raccogliere evidenze sufficienti per avviare un’indagine, culminata con le denunce già presentate alla Procura della Repubblica.

Provvedimenti della Questura

Il Questore di Latina ha ritenuto necessario adottare misure immediate per prevenire il ripetersi di questi episodi. L’emissione del D.A.Spo non solo punisce i tifosi violenti, ma funge anche da deterrente per altri potenziali trasgressori. Il divieto di accesso ai luoghi di manifestazione sportiva rappresenta una risposta forte e chiara della legge nei confronti della violenza negli stadi.

Questa azione della Questura rientra in un contesto più ampio di iniziative volte a ridurre la violenza nel calcio, frequentemente alla ribalta per episodi di aggressività e intolleranza tra le tifoserie. Le autorità hanno il dovere di garantire a tutti, tifosi innocenti e famiglie, la possibilità di assistere a una partita di calcio in un ambiente sicuro e privo di tensioni.

Il futuro della sicurezza negli eventi sportivi

In vista di questi avvenimenti, è essenziale che le istituzioni locali collaborino attivamente per migliorare la sicurezza intorno agli eventi sportivi. Questo può includere un incremento della presenza delle forze dell’ordine durante le partite, la formazione di steward per gestire situazioni di potenziale rischio e una maggiore sensibilizzazione delle tifoserie sui valori del rispetto e della sana competizione.

Le società sportive, oltre a essere più vigili riguardo i comportamenti dei propri sostenitori, possono anche coinvolgere attivamente le comunità locali, educando i tifosi sull’importanza del fair play. Il coinvolgimento attivo dei giovani in programmi di sport di base e l’incentivazione a partecipare positivamente alle manifestazioni sportive sono passi fondamentali per costruire un futuro in cui episodi come quelli di Cisterna possano rimanere solo un brutto ricordo.

Il D.A.Spo emesso dalla Questura di Latina è solo un pezzo di un puzzle più ampio. Affinché il calcio possa riprendere il suo ruolo di festa e coesione, è necessario lavorare su più fronti, coinvolgendo tutti gli attori del mondo dello sport.

Ultimo aggiornamento il 14 Dicembre 2024 da Sara Gatti

Change privacy settings
×