Il settore manifatturiero in Veneto sta affrontando un periodo critico, con la produzione industriale che ha mostrato una flessione significativa del -1,9% nel terzo trimestre del 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo calo si accompagna a un abbassamento degli ordini provenienti dall’estero, che hanno visto una contrazione del -3,4%, insieme a un -1,1% di ordini dal mercato nazionale. Questi dati allarmanti sono stati resi noti attraverso l’indagine VenetoCongiuntura di Unioncamere, presentata dal presidente del sistema camerale regionale, Antonio Santocono, durante un incontro svoltosi a Treviso.
Analisi della situazione industriale
I risultati dell’indagine rappresentano una chiara indicazione delle difficoltà che il settore manifatturiero sta vivendo. Il presidente Santocono ha espresso la sua preoccupazione per il calo degli ordini internazionali, evidenziando come questo dato si traduca in una stagnazione sia annuale sia nel breve periodo. Le sfide affrontate dall’industria automotive in Germania continuano ad amplificare queste problematiche, complicate dalla recente decisione dell’Unione Europea di programmare il bando dei motori endotermici, un fattore che potrebbe aggiungere ulteriori pressioni sulla filiera veneta.
I settori più colpiti includono la filiera della moda, che segna una diminuzione del -7,1%, seguita dai metalli con -6,9% e dalle macchine elettroniche ed elettriche con un -5%. Questi dati indicano non solo una riduzione della produzione ma anche un cambiamento dei paradigmi di mercato, dove le aziende stanno lottando per mantenere la loro competitività. La perdita di ordini può significare una diminuzione della produttività e, di conseguenza, un rischio elevato di licenziamenti o chiusure aziendali.
Prospettive future del settore manifatturiero veneto
Nonostante il quadro attuale sia preoccupante, si riscontra nel clima imprenditoriale una certa nota di ottimismo per i mesi futuri. Oltre il 39% degli imprenditori del settore manifatturiero guarda alla ripresa del mercato estero con fiducia, considerandola una possibile via d’uscita da questa crisi. Tuttavia, il 24% delle imprese non condivide questo ottimismo, esprimendo dubbi sulla possibilità di un reale recupero.
Le aspettative di ripresa legate al mercato internazionale sono destinate a un attento monitoraggio. L’andamento della domanda estera e l’impatto delle politiche economiche e ambientali europee saranno cruciali per determinare il futuro della manifattura veneta. Gli imprenditori dovranno adattarsi a un mercato in evoluzione, fortemente influenzato dalle dinamiche globali, per affrontare al meglio le sfide che si presentano.
La ricerca di nuove strategie, innovazioni e alleanze produttive potrebbe rappresentare la chiave per superare le attuali difficoltà e rilanciare il comparto. Gli operatori di mercato devono rimanere vigili e pronti a cogliere le opportunità che emergono, nonostante i segnali attuali suggeriscano cautela.
Settori maggiormente impattati dalla crisi
Diversi settori industriosi hanno mostrato segni di affaticamento significativo, contribuendo alla flessione generale. La moda, già messa a dura prova da cambiamenti nei gusti dei consumatori e dalle difficoltà della filiera logistica globalizzata, ha sofferto una delle perdite più pesanti. La difficoltà di adattarsi alle nuove tendenze e alla domanda crescente per pratiche sostenibili ha aggravato la situazione.
Il settore dei metalli, essenziale per molteplici applicazioni industriali, ha subito il peso dell’aumento dei costi delle materie prime e delle problematiche di approvvigionamento, aggravate dalla crisi energetica. Infine, le macchine elettroniche ed elettriche, vitali per l’innovazione tecnologica, sono in crisi a causa di lento sviluppo nella digitalizzazione e nella transizione verde, aspetti ai quali molte aziende non sono ancora pronte a rispondere in modo efficace.
Nel complesso, questi segnali di difficoltà all’interno della produzione industriale veneta possono indicare la necessità di un ripensamento strategico e di un supporto concertato tra istituzioni e imprenditori per affrontare un panorama in continua evoluzione.
Ultimo aggiornamento il 19 Novembre 2024 da Elisabetta Cina