Diminuzione delle richieste di brevetti europei in Calabria: il rapporto annuale dell'EPO

Diminuzione delle richieste di brevetti europei in Calabria: il rapporto annuale dell’EPO

Nel 2024, la Calabria ha registrato solo 12 richieste di brevetto, segnando un calo del 14,3% rispetto all’anno precedente e evidenziando sfide significative per l’innovazione nella regione.
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Diminuzione delle richieste di brevetti europei in Calabria: il rapporto annuale dell'EPO - Gaeta.it

Nel 2024, la Calabria ha registrato un notevole calo nelle richieste di brevetti europei, come rivelato nel recente rapporto dell’Ufficio Europeo dei Brevetti . Questo documento, anticipato dal Sole24Ore, offre uno spaccato interessante sul panorama nazionale e regionale delle innovazioni e della proprietà intellettuale.

Calo delle richieste di brevetti in Calabria

Analizzando i dati forniti, nel 2024 la Calabria ha fatto registrare solamente 12 domande di brevetto, il che rappresenta un modesto 0,2% del totale italiano. Questo numero segna una riduzione del 14,3% rispetto all’anno precedente, evidenziando un trend preoccupante per l’innovazione nella regione. Questa contrazione si inserisce in un contesto nazionale più ampio, dove si è assistito a un calo complessivo del 4,5% rispetto al 2023. Le principali regioni che si sono distinte per numero di domande di brevetto nel 2024 sono Lombardia ed Emilia-Romagna, entrambe ben posizionate nella top 20 dell’Unione Europea, seguite dal Veneto, dalla Toscana e dal Lazio.

Questi dati suggeriscono che la Calabria sta affrontando sfide significative per attrarre investimenti e stimolare la creatività e le startup, fattori cruciali per la crescita economica e il miglioramento delle capacità di innovazione nel territorio. L’osservazione di questi dati comunica l’importanza di politiche mirate, che possano rilanciare l’interesse verso la proprietà intellettuale e l’innovazione nella regione.

Panoramica nazionale su richieste di brevetti

A livello nazionale, nel 2024 l’Italia ha presentato un totale di 4.853 domande di brevetto, mantenendo la posizione di quinto paese in Europa e undicesimo nel mondo per quanto riguarda la proprietà intellettuale. Nonostante la flessione del 4,5% rispetto al 2023, l’Italia rimane un attore importante nel contesto europeo, evidenziando una solidità della sua struttura industriale e una continuità nella ricerca e nello sviluppo.

Le regioni più dinamiche per quanto riguarda le richieste di brevetti si confermano quelle settentrionali, soprattutto Lombardia ed Emilia-Romagna, le quali continuano a beneficare di ecosistemi favorevoli che stimolano l’innovazione e la creazione di nuove idee. Questo scenario presenta anche delle opportunità per le altre regioni, che potrebbero trarre vantaggio da politiche di incentivazione e supporto per le startup, nonché migliori tracciati infrastrutturali e formativi per una cultura dell’innovazione.

Performance del sud Italia e comparazioni regionali

Esaminando il sud Italia, la Basilicata si fa notare con un incremento del 16,7% rispetto all’anno precedente, sottolineando un’efficacia nel promuovere la creatività e le nuove tecnologie. Questo incremento è particolarmente significativo e potrebbe servire da esempio per le regioni limitrofe, indicandone la capacità di attrarre talenti e investimenti.

D’altro canto, altre regioni meridionali mostrano un trend negativo che non può passare inosservato. Il Molise ha registrato un calo drastico del 50%, mentre la Puglia ha visto una riduzione del 25%, e l’Abruzzo e la Campania hanno chiuso con cessazioni rispettivamente dell’11,9% e dell’8,4%. Tali dati mettono in evidenza la necessità di rielaborare strategie di sviluppo e sostenere l’innovazione nel Mezzogiorno.

Contrariamente a questi trend negativi, le due isole del sud si distinguono per performance positive: la Sicilia con un +20% e la Sardegna con un +13,3%, risultati che possono suggerire l’importanza di investimenti mirati e politiche efficaci nel promuovere un clima favorevole alla creatività e alla registrazione di brevetti. La sfida rimane quella di mantenere il passo e apprendere dalle esperienze di successo, per trasformare le potenzialità presenti in risultati concreti nel campo della proprietà intellettuale.

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