Nell’ambito dei diritti dei minori, un tema sempre più rilevante è quello del diritto alle relazioni familiari. Patrizia Imperato, procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Napoli, ha lanciato un appello significativo riguardo alla situazione dei ragazzi all’interno delle famiglie. Il focus è su come spesso i giovani non ricevano il fondamentale supporto emotivo e relazionale di cui hanno bisogno, con conseguenze potenzialmente gravi per il loro sviluppo e il loro benessere.
L’importanza delle relazioni familiari
Le relazioni tra genitori e figli sono essenziali per la crescita e lo sviluppo di un minore. Tuttavia, secondo Imperato, c’è un’assenza preoccupante di comunicazione significativa, che potrebbe compromettere il benessere psicologico dei ragazzi. Il procuratore ha messo in evidenza come i genitori a volte si limitino a fornire beni materiali ai loro figli, tralasciando un aspetto cruciale: l’interazione autentica e il dialogo. Questo approccio superficiale non risponde ai bisogni più profondi dei minori, portando a un disagio esistenziale che può manifestarsi in comportamenti problematici.
I genitori hanno il dovere di entrare in contatto con le reali necessità emotive dei giovani, ascoltando le loro preoccupazioni e le loro idee. Ignorare questi aspetti può portare a una crescente invisibilità dei minori all’interno del nucleo familiare, aggravando ulteriormente la loro condizione. Patrizia Imperato ha sottolineato che una relazione sana e aperta è fondamentale per il loro sviluppo. I ragazzi devono sentirsi ascoltati e visti, non solo come destinatari di beni ma come individui con le proprie esperienze e sentimenti.
Quando l’assenza di ascolto si traduce in disagio
La mancanza di un dialogo genuino in famiglia non è solo una questione di comunicazione, ma ha anche impatti profondi sul benessere psicologico dei giovani. Imperato ha osservato che in alcuni casi, il disagio esistenziale derivante da una relazione superficiale con i genitori può condurre i minori a cercare visibilità attraverso comportamenti devianti, che possono includere attività criminali. Questi comportamenti non fanno altro che esaltare l’assenza di supporto emotivo in famiglia. La ricerca di attenzioni esterne, che spesse volte sfocia in atti violenti o illeciti, potrebbe essere vista come una richiesta disperata di aiuto.
Le motivazioni profonde e il contesto di tali comportamenti sono spesso trascurati dai genitori, che non riescono a interpretare il bisogno di approvazione e di connessione dei loro figli. La responsabilità dei genitori, dunque, non è solo quella di garantire beni materiali, ma di contribuire a creare un ambiente in cui i ragazzi possano esprimere liberamente le proprie emozioni e preoccupazioni.
Evento di sensibilizzazione a Castel Capuano
Questi argomenti sono stati al centro del convegno dal titolo ‘Il diritto del minore alle relazioni familiari: sottrazione internazionale psicoaffettiva e fisica del figlio’, che si è tenuto a Castel Capuano. L’approfondimento ha caratterizzato il dibattito sulla sottrazione dei minori dalle famiglie, che in certi casi ha radici anche nelle difficoltà relazionali che emergono all’interno delle dinamicità familiari.
L’incontro, organizzato dalla Commissione Minori del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, ha visto la partecipazione di esperti e operatori del settore che hanno discusso l’importanza di garantire ai giovani il diritto fondamentale a relazioni affettive stabili e positive. La promozione di una cultura della comunicazione e dell’ascolto emerge come un obiettivo imprescindibile, affinché ogni minore possa sentirsi parte della propria famiglia, ricevendo il supporto di cui necessita.
Il messaggio di Imperato si traduce in un invito diretto a educatori e genitori a prestare attenzione ai segnali dei ragazzi, promuovendo una società più consapevole e sensibile alle esigenze delle nuove generazioni.
Ultimo aggiornamento il 28 Novembre 2024 da Laura Rossi