Disabilità e servizi taxi: protesta per un accesso adeguato a Roma

Disabilità e servizi taxi: protesta per un accesso adeguato a Roma

Manifestazione a Roma per il diritto alla mobilità delle persone con disabilità: tassisti e associazioni chiedono interventi governativi per garantire un servizio taxi accessibile e inclusivo.
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Disabilità e servizi taxi: protesta per un accesso adeguato a Roma - Gaeta.it

L’accesso ai servizi di trasporto pubblico è un diritto fondamentale per tutti i cittadini, incluse le persone con disabilità. Questa mattina, una manifestazione organizzata dall’Unica Filt Cgil di Roma e Lazio, in collaborazione con il Disability Pride e altre associazioni, si è tenuta in Piazza del Campidoglio. L’obiettivo è quello di denunciare le difficoltà che i tassisti devono affrontare nel fornire un servizio di taxi accessibile e adeguato alle esigenze delle persone con disabilità.

Le problematiche nel settore taxi

La protesta ha messo in luce le difficoltà economiche che i tassisti che trasportano persone con disabilità devono affrontare. Nicola Di Giacobbe, coordinatore nazionale di Unica Cgil, evidenzia che “oltre a pagare una licenza al Comune di 52mila euro, chi ha scelto di allestire la propria vettura per il trasporto di queste persone deve pagare di tasca propria 18mila euro, due volte rispetto a un’auto bianca standard”. Questo investimento significativo rappresenta un ostacolo per molti tassisti, limitando la loro capacità di offrire un servizio universale e accessibile.

L’appello alla Regione e al Campidoglio è chiaro: è necessaria un’intervento governativo per garantire che il servizio taxi continui ad essere pubblico e accessibile a tutti. “Un servizio che non è progettato affinché tutte le persone possano utilizzarlo non può considerarsi pubblico”, ha sottolineato Di Giacobbe. La manifestazione ha quindi sottolineato che un servizio precluso a una parte della popolazione è iniquo e inaccettabile.

Manifestazioni per i diritti delle persone con disabilità

Il sit-in di oggi è solo uno dei molti eventi volti a sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla questione accessibilità. Le persone con disabilità e i tassisti si sono uniti per rivendicare il diritto alla mobilità universale, buttando l’accento sulla necessità di corsi di formazione specifici. L’obiettivo è quello di educare i tassisti nel migliore modo per accogliere e assistere le persone con disabilità a bordo delle loro vetture.

In questo contesto, vi è una forte richiesta di maggiori licenze e di miglioramenti nei servizi offerti. Attualmente, su mille licenze disponibili, solo 200 sono destinate a veicoli adattati, una cifra nettamente insufficiente. I manifestanti hanno evidenziato la necessità di un approccio integrato e coordinato che permetta di soddisfare in modo adeguato le esigenze delle persone con disabilità nel settore dei trasporti.

Verso una mobilità più inclusiva

Il diritto alla mobilità per le persone con disabilità deve essere garantito come avviene in altre città europee. Le misure proposte puntano non solo a migliorare l’accesso ai taxi, ma anche a creare una rete di trasporti integrata e inclusiva per tutti i cittadini. Questo approccio dovrebbe tenere conto delle specifiche esigenze delle persone con disabilità, evitando che rimangano escluse dai servizi pubblici.

La mobilitazione attuale rappresenta un passo importante verso la modifica delle politiche in atto. La collaborazione tra associazioni, tassisti e istituzioni è fondamentale per creare un servizio adeguato e giusto, che non discrimini nessuno. I manifestanti chiedono un impegno concreto affinché le licenze taxi siano distribuite in modo equo e affinché si garantisca l’accessibilità a tutti, senza eccezioni. Entro questa direzione va anche il riconoscimento che i programmi di formazione sono cruciali per un servizio pubblico che possa realmente rispondere alle richieste di tutte le categorie di utenti.

La manifestazione di oggi è solo la punta di un iceberg, con l’auspicio che la questione venga affrontata seriamente dalle autorità competenti e che si apra un dialogo costruttivo per la costruzione di una mobilità inclusiva e sostenibile, a beneficio di una cittadinanza che merita eguale accesso a tutti i servizi.

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