Disagi e promesse di accessibilità per le persone con disabilità nella metro di Roma

Disagi e promesse di accessibilità per le persone con disabilità nella metro di Roma

Gravi problemi di accessibilità nel trasporto pubblico di Roma per persone con disabilità, nonostante le promesse di miglioramento da parte di Atac in vista del Giubileo.
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Disagi e promesse di accessibilità per le persone con disabilità nella metro di Roma - Gaeta.it

A Roma, il trasporto pubblico continua a presentare gravi problematiche per le persone diversamente abili e con mobilità ridotta. La situazione è stata portata all’attenzione pubblica in particolare in vista del Giubileo, evento che richiede un’attenzione particolare verso l’inclusione e l’accessibilità. Secondo le dichiarazioni di Alberto Zorzan, direttore generale di Atac, la compagnia sta lavorando per migliorare le condizioni delle stazioni, ma le attese restano alte mentre il disagio aumenta.

Accessibilità compromessa nelle stazioni della metro

Dall’ultima verifica condotta il 31 agosto dal Corriere, emerge un quadro critico rispetto all’accessibilità delle stazioni della metro A e B. Molte fermate risultano ancora sprovviste di ascensori, scale mobili e montascale in funzione, rendendo impossibile l’accesso a chi si sposta in carrozzina. Questo disservizio è il risultato di un progressivo deficit manutentivo che si protrae da oltre vent’anni. La promessa di Atac di raggiungere un tasso del 95% di impianti funzionanti entro il 2024 sembra, ad oggi, distante dalla realtà attuale.

La stazione Laurentina, capolinea strategico, ha evidenziato in particolare la gravità della situazione con tutti i mezzi di accesso fermi, costringendo le persone con disabilità a rinunciare ai propri spostamenti o a cercare aiuto esterno per raggiungere i binari. Il panorama non migliora nel resto della rete: anche stazioni come Eur Magliana e Piramide non sono esenti da problemi simili. In situazioni del genere, si fa un gran parlare di inclusività, mentre i fatti raccontano una storia di esclusione.

Le parole di Michele Adamo dell’Uildm

La testimonianza di Michele Adamo, segretario dell’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare , mette in luce ulteriormente le criticità del sistema. Secondo Adamo, non è pratico dover pianificare in anticipo ogni spostamento. La difficoltà di accesso al trasporto pubblico spesso spinge le persone a ricorrere a mezzi privati, vanificando l’idea di un servizio pubblico accessibile. Adamo racconta la sua esperienza personale di difficoltà nell’utilizzare i bus, che in molte zone non si fermano in sicurezza a causa della mancanza di marciapiedi.

Inoltre, Adamo esprime le sue preoccupazioni riguardo ai montascale, che sono inadeguati alle attuali esigenze. Molti utilizzano carrozzine elettriche che richiedono un supporto diverso rispetto a quello offerto dai montascale tradizionali, suggerendo una necessità di adeguamento delle attrezzature alle esigenze moderne.

La posizione di Atac e le prospettive

Alberto Zorzan, direttore generale di Atac, dichiara che la compagnia sta gestendo la situazione con attenzione, affermando di voler garantire ai cittadini un servizio adeguato. Sulla linea B, stanno procedendo i lavori di sostituzione degli impianti obsoleti, una misura che dovrebbe portare ad un miglioramento significativo entro i prossimi quattro o cinque mesi. Zorzan evidenzia che, sebbene ci siano stati problemi, ci sono presidi attivi per garantire un servizio di supporto in alcune stazioni, puntando a una presenza più consistente in prossimità delle aree più frequentate.

Il progetto di ristrutturazione mira a rendere la rete più accessibile e a migliorare l’efficienza complessiva del servizio, anche se i risultati attesi da molti cittadini si fanno attendere. L’accessibilità non è solo una questione di adeguamento delle strutture, ma un tema cruciale per la dignità e l’autonomia di tutti i cittadini, che meriterebbero un focus prioritario nella gestione del trasporto pubblico romano.

Ultimo aggiornamento il 23 Gennaio 2025 da Sofia Greco

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