Disavanzo sanitario in Abruzzo: l'assessore Verì chiarisce le responsabilità legate ai costi

Disavanzo sanitario in Abruzzo: l’assessore Verì chiarisce le responsabilità legate ai costi

Il disavanzo di 81 milioni nella sanità abruzzese, spiegato dall’assessore Verì, è attribuito a fattori esterni e spese impreviste, non a cattiva gestione. Investimenti e stabilizzazione del personale sono prioritari.
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Disavanzo sanitario in Abruzzo: l'assessore Verì chiarisce le responsabilità legate ai costi - Gaeta.it

Il dibattito sul disavanzo della sanità in Abruzzo ha assunto toni accesi nelle ultime settimane. Nelle dichiarazioni più recenti, l’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, ha inteso fare chiarezza sulle cause che hanno portato a un rosso di circa 81 milioni di euro per l’anno 2024. Secondo Verì, il problema non deriverebbe da una cattiva gestione da parte della Regione o delle Asl, ma da una serie di fattori esterni e imprevisti.

La gestione economica della sanità e le recenti polemiche

L’intervento di Nicoletta Verì è avvenuto dopo un incontro della Commissione Bilancio, durante il quale si è discusso dell’andamento finanziario del sistema sanitario. Verì ha espresso il suo disappunto per le accuse rivolte dalla minoranza politica, definendo il dibattito “una rissa senza precedenti e senza fondamento”. Secondo l’assessore, è importante mantenere un’ottica chiara e concentrarsi sui veri motivi del disavanzo, evitando di mescolare questioni politiche e contabili.

La responsabilità della gestione è più complessa di quanto molti possano pensare. Verì ha sottolineato che, per garantire il funzionamento dei servizi sanitari, si è ricorso a una rimodulazione delle addizionali Irpef. Il finanziamento di queste addizionali è destinato esclusivamente a coprire i costi del personale, che nel 2024 ha visto un incremento significativo a causa di adeguamenti contrattuali. Non è solo una questione di cifre, ma anche di qualità del servizio e di stabilità del personale.

Analisi dei costi e delle assunzioni nel sistema sanitario

I dati presentati dall’assessore evidenziano un aumento considerevole dei costi del personale, che nel 2024 raggiungono ben 941 milioni di euro. Questo incremento di 43 milioni rispetto all’anno precedente è principalmente dovuto agli adeguamenti contrattuali dei lavoratori del settore sanitario. Verì ha così chiarito che la gestione delle risorse umane è un tema prioritario per garantire la stabilità e la qualità dei servizi offerti. È significativo notare che tra il 2022 e il 2024, il personale sanitario è aumentato di oltre 500 unità. Questo non fa che confermare l’impegno della Regione verso una sanità più robusta.

In particolare, la stabilizzazione di 1.850 dipendenti non dirigenti è stata un passo fondamentale, non solo per migliorare le condizioni di lavoro, ma anche per garantire maggiore continuità e competenza nei servizi sanitari. Queste decisioni hanno un impatto diretto sulla qualità delle prestazioni e sulla fiducia dei cittadini nel sistema sanitario abruzzese.

Fattori esterni e spese impreviste: il ruolo dell’Advisor

Per chiarire ulteriormente la situazione, Verì ha fatto riferimento ai dati forniti dall’Advisor, l’ente esterno che supporta la Regione in ambito amministrativo e contabile. Secondo l’Advisor, ci sono stati aumenti in diverse voci di spesa, come ad esempio i prodotti farmaceutici, i dispositivi medici e i servizi informatici. Queste spese, insieme all’acquisto di prestazioni da fornitori privati, sono state necessarie per ridurre le liste d’attesa e garantire una risposta efficace ai bisogni sanitari della popolazione.

L’assessore ha messo in evidenza che il disavanzo non è il risultato di una cattiva gestione passata, ma piuttosto di fattori inaspettati, sottolineando come la buona amministrazione nel 2023 abbia portato a un bilancio in equilibrio. La questione degli adeguamenti contrattuali, indicati come causa principale del deficit, dimostra che la spesa è stata pianificata e non frutto di errori.

Investimenti in innovazione e attrezzature sanitarie

Nel discorso di Verì emerge anche un tema cruciale: gli investimenti nella sanità abruzzese. Dal 2019 a oggi, la Regione ha stanziato somme significative per il rinnovo delle attrezzature sanitarie. Questi interventi non si limitano ai fondi europei, ma rappresentano un impegno chiaro verso la modernizzazione del sistema. A questo proposito, l’assessore ha criticato l’amministrazione precedente, sottolineando che il governo di centrosinistra non ha effettuato acquisti significativi, contribuendo così a deteriorare il servizio.

Questi investimenti sono fondamentali per assicurare che gli ospedali siano dotati di apparecchiature adeguate, in grado di rispondere alle crescenti esigenze della popolazione. Nonostante le difficoltà economiche, il focus rimane garantire un servizio sempre più efficiente e all’avanguardia.

La sfida della percezione pubblica e le disparità regionali

Malgrado gli sforzi compiuti, Verì ha riconosciuto che ci sono delle difficoltà nella percezione del servizio da parte degli utenti. La quota di fondo sanitario nazionale assegnata all’Abruzzo è infatti paragonabile a quella di realtà con ben altre dimensioni, come il Comune di Milano. Questo squilibrio crea non poche difficoltà e limitazioni. La stessa Verì ha affermato che il ridotto finanziamento non deve dissuadere l’operato delle Asl e della Regione, ma al contrario deve spronare a lavorare con impegno.

Ribadisce che gli attacchi alla gestione sanitaria non intaccano solo la sua figura, ma compromettono l’intero lavoro di chi opera quotidianamente per garantire un servizio di qualità. Le sfide sono molte, ma la determinazione della Regione di migliorare la sanità resta alta. La gestione delle risorse e il rafforzamento del sistema sanitario regionale restano al centro dell’azione politica e amministrativa.

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