Disinnescata bomba d'aereo della Seconda Guerra Mondiale a Santa Giustina: operazioni di bonifica completate

Disinnescata bomba d’aereo della Seconda Guerra Mondiale a Santa Giustina: operazioni di bonifica completate

Un ordigno bellico della Seconda Guerra Mondiale è stato disinnescato a Santa Giustina, con evacuazione di 140 residenti e misure di sicurezza rigorose per garantire la loro incolumità.
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Disinnescata bomba d'aereo della Seconda Guerra Mondiale a Santa Giustina: operazioni di bonifica completate - Gaeta.it

Un episodio che riporta alla memoria i tumultuosi anni della Seconda Guerra Mondiale si è verificato a Santa Giustina, in provincia di Rimini, dove un ordigno bellico è stato recentemente rinvenuto. Gli artificieri dell’Esercito Italiano hanno effettuato operazioni di disinnesco di una bomba d’aereo di fabbricazione britannica, pesante circa 104 chilogrammi e contenente 31 chilogrammi di tritolo. Questo intervento, avvenuto poco dopo le 13, ha richiesto l’adozione di misure di sicurezza significative per garantire l’incolumità dei residenti e del personale coinvolto.

Le operazioni di bonifica e coordinamento

La bonifica dell’ordigno è stata condotta dagli esperti genieri del reggimento genio ferrovieri di Castel Maggiore, situato nel Bolognese. La pianificazione e il coordinamento dell’operazione sono stati gestiti dalla Prefettura di Rimini, in sinergia con il Comando Forze Operative Nord dell’Esercito di Padova. Sono state implementate strategie di sicurezza rigorose, tra cui l’interdizione del traffico veicolare lungo diverse strade adiacenti al sito di rinvenimento, per garantire risultati ottimali senza mettere a rischio la popolazione locale.

Per evitare situazioni di pericolo, circa 140 residenti sono stati temporaneamente evacuati dalle loro abitazioni. Questo protocollo di evacuazione, attuato con una tempistica precisa, ha previsto un raggio di sicurezza di 352 metri dal punto dell’ordigno, coinvolgendo circa una trentina di strutture e case nel comune.

Impatti sulla comunità e servizi di supporto

A causa di questo imponente intervento di bonifica, sono stati presi provvedimenti straordinari anche per le attività quotidiane della comunità. Il Cimitero di Santa Giustina è rimasto chiuso durante le operazioni di disinnesco. Per fornire supporto ai residenti evacuati e garantire un’adeguata assistenza, sono stati attivati un Centro di Accoglienza e Assistenza e un Centro di Coordinamento Avanzato. Questi servizi sono stati allestiti presso i locali dell’ex centro giovani e dell’attuale centro anziani del paese, per facilitare il monitoraggio delle operazioni e il supporto alla popolazione coinvolta.

Il coinvolgimento di diverse forze dell’ordine, come la Polizia Locale, la Protezione Civile comunale, i Vigili del Fuoco, la Croce Rossa e l’Azienda Sanitaria Locale , ha garantito un’operazione coordinata e priva di intoppi. La presenza di questi enti ha contribuito a rassicurare la cittadinanza, evidenziando la preparazione e la professionalità delle istituzioni nel far fronte a situazioni di emergenza.

Un richiamo alla memoria storica

Il ritrovamento di ordigni risalenti alla Seconda Guerra Mondiale non è un avvenimento raro in Italia, poiché molte aree del paese sono ancora disseminate di residui bellici. Casi come quello di Santa Giustina rappresentano un monito riguardo agli eventi storici che hanno segnato il territorio. L’episodio non solo rappresenta un pericolo immediato, ma riporta anche l’attenzione sulla necessità di una costante vigilanza e bonifica del suolo, affinché tali materiali pericolosi possano essere identificati e neutralizzati in modo tempestivo. La professionalità degli artificieri e la cooperazione tra diverse forze di sicurezza sono elementi cruciali per garantire la sicurezza della popolazione e preservare la memoria storica del paese.

Ultimo aggiornamento il 29 Settembre 2024 da Donatella Ercolano

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