disordini a ponte milvio durante il derby lazio-roma: arresti e nuove restrizioni per i tifosi

disordini a ponte milvio durante il derby lazio-roma: arresti e nuove restrizioni per i tifosi

Scontri violenti tra tifosi di Lazio e Roma a Ponte Milvio, legati anche a traffici di cocaina; arresti e Daspo. Il Ministero dell’Interno vieta trasferte e partite serali per garantire sicurezza.
Disordini A Ponte Milvio Duran Disordini A Ponte Milvio Duran
Il derby Roma-Lazio è stato segnato da violenti scontri a Ponte Milvio legati a traffici di droga tra tifosi ultras, con arresti e nuove restrizioni per le partite. - Gaeta.it

Il derby capitolino tra Lazio e Roma dello scorso weekend ha lasciato strascichi pesanti dopo gli scontri avvenuti a Ponte Milvio. Le tensioni, sfociate in una vera e propria guerriglia urbana, hanno coinvolto tifosi di entrambe le squadre e forze dell’ordine, lasciando una scia di feriti e arresti. Le indagini in corso stanno rivelando dinamiche più complesse, legate a traffici illeciti interni agli ambienti ultras.

le origini degli scontri: dai cori alle accuse di spaccio

Domenica 13 aprile 2025, poco prima dell’apertura dei cancelli dello Stadio Olimpico, alcuni striscioni provocatori esposti dai tifosi biancocelesti avevano già acceso gli animi. Questi gesti hanno alimentato la rivalità ma non sembrano essere stati l’unico motivo della violenza scoppiata poco dopo. Le indagini successive, infatti, sono tornate al primo aprile, quando la Digos ha denunciato un gruppo di tifosi romanisti accusati di gestire una rete di spaccio all’interno della curva sud durante le partite della AS Roma. La droga coinvolta non era di bassa qualità come hashish o marijuana, ma cocaina, più pregiata.

Questa pista lega la violenza a un contesto più ampio di criminalità interna alle tifoserie. Stando agli inquirenti, i gruppi violenti non erano solo motivati da rivalità sportive ma anche da interessi legati al controllo delle attività illecite negli stadi. Domenica scorsa, un gruppo di tifosi romanisti si sarebbe separato dal resto della tifoseria in Piazza Mancini per arrivare proprio a Ponte Milvio, generando così lo scontro diretto con i tifosi laziali che si stavano invece avvicinando verso lo stadio. Questo movimento ha provocato la battaglia, con una escalation di violenza in strada.

dinamiche degli scontri e intervento delle forze dell’ordine

Nel momento dell’arrivo a Ponte Milvio, la polizia era già schierata a protezione dell’area, soprattutto sul lato di Piazzale Cardinale Consalvi, con l’intento di evitare il contatto diretto tra le due tifoserie. Sebbene i tifosi della Lazio abbiano partecipato agli scontri, la loro attenzione si è concentrata principalmente contro le forze dell’ordine, e non contro i rivali della Roma.

Il primo arresto è scattato proprio ugualmente in via di Ponte Milvio ed ha riguardato un tifoso biancoceleste, Diego Mattei, già noto alle forze di polizia per precedenti legati allo stadio e destinatario di Daspo. Il video raccolto dagli agenti mostra Mattei mentre sottrae il casco a un poliziotto. Durante il processo per direttissima ha respinto l’accusa di aggressione diretta, ammettendo però di aver partecipato ai disordini. Ha ottenuto i domiciliari in attesa delle procedure.

Il giorno successivo la Digos ha eseguito ulteriori arresti, soprattutto tra i tifosi romani. Tra questi figurano volti noti appartenenti a gruppi come “Roma Violenza” e “Quadraro”, membri riconosciuti per la loro presenza nelle curve e per la loro influenza nelle dinamiche ultras. Alcuni indagati, compreso un minorenne, sono coinvolti nell’organizzazione dello spaccio di sostanze stupefacenti all’interno dello stadio, in particolare cocaina di qualità.

i nomi dei fermati e i legami con la storia ultras capitolina

Tra i tifosi fermati dalla Digos vi sono anche rappresentanti della curva laziale. Alessandro Agnoli e Luca Labrozzi sono stati accompagnati agli arresti con Luca Abramo, classe 2004, noto per essere figlio di Ettore Abramo, detto “Pluto”. Questo soprannome è ben conosciuto nella cronaca delle tifoserie romane perché legato a un personaggio arrestato nel 2019 nell’ambito dell’operazione “Grande Raccordo Criminale”. Ettore Abramo era considerato uno degli uomini più fidati di Fabrizio Piscitelli, noto come “Diabolik”, ex capo ultras dei biancocelesti.

Nel corso di quegli anni la figura di Diabolik si era distinta come leader degli “Irriducibili” senza che emergessero all’epoca legami certi con traffici di stupefacenti, cosa invece venuta alla luce recentemente con il processo contro il suo assassino Raul Esteban Calderon, condannato all’ergastolo senza il riconoscimento del metodo mafioso. Tutti i sei arresti compiuti dalla Digos sono stati confermati dal giudice mentre proseguono gli accertamenti per individuare altri sospetti legati sia agli scontri che al giro di droga.

decisioni del ministero dell’interno e nuove regole per le partite

Le violenze di Ponte Milvio hanno generato una risposta rapida e decisa da parte delle autorità. Il Ministero dell’Interno ha disposto l’abolizione delle partite serali per il derby, almeno per questa stagione. Per le prossime stagioni ci sarà una valutazione basata sul rischio delle partite. Il provvedimento nasce dalla necessità di limitare occasioni di assembramento nei momenti meno controllabili.

Subito dopo i fatti, il divieto di trasferte è stato esteso ai tifosi di entrambe le squadre per gli ultimi sei match di campionato. La Lazio non potrà portare i sostenitori nelle gare contro Genoa, Empoli e Inter; la Roma invece dovrà fare a meno del supporto alla trasferta nelle sfide con Inter, Atalanta e Torino. Queste decisioni mirano a contenere ulteriori disordini e mantenere l’ordine nelle città coinvolte dal passaggio delle tifoserie.

Le indagini in corso e le misure adottate mostrano come la rivalità sportiva possa essere solo uno degli elementi dietro a fenomeni più complessi che rischiano di compromettere la sicurezza pubblica nei giorni di grandi eventi calcistici a Roma.

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