Disparità tra annunci e realtà: le lunghe liste d'attesa nella sanità ligure

Disparità tra annunci e realtà: le lunghe liste d’attesa nella sanità ligure

La sanità ligure affronta gravi criticità con tempi d’attesa per visite ed esami che superano i 150 giorni, contraddicendo le promesse del sindaco Bucci e sollevando preoccupazioni tra i cittadini.
DisparitC3A0 tra annunci e realtC3A0 DisparitC3A0 tra annunci e realtC3A0
Disparità tra annunci e realtà: le lunghe liste d'attesa nella sanità ligure - Gaeta.it

La sanità ligure continua a mostrare criticità evidenti, con tempi d’attesa per visite ed esami diagnostici che lasciano i cittadini in attesa per settimane, se non addirittura mesi. Nonostante le affermazioni ottimistiche del sindaco Bucci sui miglioramenti nel sistema sanitario, i dati reali dipingono un quadro completamente differente. Le segnalazioni di queste lunghe attese sono state evidenziate dal segretario del PD Liguria Davide Natale e dalla responsabile della Sanità Katia Piccardo, che mettono in luce le discrepanze tra quanto dichiarato e la realtà vissuta dai pazienti.

I tempi di attesa per gli esami in liguria

Secondo i dati riportati dalle Asl liguri, i tempi di attesa per esami e visite specialistiche sono ben lontani da quanto previsto dal sistema sanitario regionale. Per una colonscopia, ad esempio, il tempo d’attesa attuale si attesta attorno ai 150 giorni, in netta contraddizione con i dieci giorni promessi. Le Asl della regione mostrano tempi ancora peggiori: Asl5 registra 119 giorni per una risonanza magnetica e addirittura 223 giorni per una visita oculistica. La situazione non è migliore in Asl3, dove un eco mammella richiede 56 giorni per essere prenotato. La situazione è già deficitaria per la maggior parte delle procedure, ma addirittura critica per una visita pneumologica in Asl1, dove si registrano 163 giorni di attesa.

Queste statistiche rimandano un messaggio chiaro: le promesse di una sanità più rapida e accessibile non si sono concretizzate nella vita quotidiana dei cittadini. Le lunghe attese per servizi essenziali mettono in discussione l’affidabilità di un sistema sanitario che si professa efficiente, evidenziando lacune che risultano sempre più problematiche e inaccettabili.

La reazione della politica locale

In risposta a questa situazione allarmante, il PD Liguria ha espresso forte disappunto attraverso le parole di Davide Natale e Katia Piccardo. I due esponenti politici hanno denunciato il divario tra le affermazioni ottimistiche del sindaco Bucci e la realtà tangibile dei pazienti in attesa di cure. “Altro che azzeramenti, tempi nella norma e tutto risolto” hanno commentato, evidenziando che le affermazioni del sindaco sembrano essere più propaganda che verità.

È interessante notare come Natale e Piccardo abbiano invitato Bucci a consultare i dati ufficiali delle Asl prima di rilasciare dichiarazioni in merito alle liste d’attesa. Questo richiama la necessità di una maggiore trasparenza e verifica dei dati, affinché i cittadini non siano soggetti a false aspettative.

Il grido d’allerta dei cittadini

Mentre la politica continua a dibattere su cifre e statistiche, sono i cittadini a subire le conseguenze di un sistema che non funziona come promesso. Molti si trovano costretti a aspettare mesi per ricevere diagnosi e cure, affrontando così sacrifici economici e psicologici significativi. La frustrazione cresce tra le persone costrette a vivere in uno stato di incertezza e stress, dovendo pianificare visite fondamentali per la propria salute.

La richiesta da parte del PD è chiara: meno annunci e più fatti. Sono necessari interventi concreti e immediati per affrontare questa crisi dei servizi sanitari. La salubrità di un’intera comunità passa anche attraverso la capacità di garantire assistenza e cure in tempi ragionevoli, e fino a quando ciò non avverrà, i cittadini continueranno a lottare contro lunghe attese e incertezze.

L’argomento resta caldo, e con esso la volontà di trovare soluzioni pratiche che possano migliorare la vita dei liguri, portando alla luce la necessità di una riflessione seria e approfondita sulle politiche sanitarie attuate in regione.

Change privacy settings
×