Nel 2024, la Liguria mostra risultati interessanti riguardo alla distribuzione del reddito disponibile equivalente. L’analisi portata avanti dall’Istat nel report ‘BesT‘ rivela che il reddito migliorato rispetto alla media italiana, ma presenta comunque delle disuguaglianze significative in diverse province della regione. Esploriamo insieme i dati di questo report, che chiariscono le dinamiche economiche e sociali della Liguria durante quest’anno.
Reddito disponibile e disuguaglianze in Liguria
Il 2024 segna un incremento significativo del reddito disponibile equivalente in Liguria, che si attesta sui 18.800 euro per il 50% della popolazione residente in famiglia. Questo valore è superiore alla media italiana di 17.500 euro, ma inferiore rispetto a quella del nord-ovest, fissata a 19.900 euro. La provincia di Genova fa registrare il reddito più elevato, raggiungendo i 19.800 euro, mentre Imperia si posiziona sul fondo della scala con 15.800 euro. Queste cifre evidenziano la disparità economica esistente tra le province liguri.
Le statistiche rivelano anche un’ampia differenza tra i gruppi di reddito: il 10% della popolazione più impoverita riceve al massimo 8.000 euro all’anno, mentre il 10% più ricco può contare su redditi che superano i 37.700 euro. Questa distanza economica solleva interrogativi sulla giustizia sociale e sull’uguaglianza all’interno della regione, mostrando che, sebbene il reddito medio possa sembrare promettente, la disuguaglianza rimane un problema da affrontare.
Lavoro e benessere in Liguria
Quando si analizzano vari ambiti, il dominio ‘lavoro e conciliazione dei tempi di vita’ emerge come quello in cui la Liguria ha raggiunto i risultati più positivi. Circa il 70,8% delle misure analizzate nelle province liguri rientrano nelle classi di benessere alta e medio-alta, con nessun posizionamento nella classe bassa. I dati sull’occupazione mostrano che la Liguria, in particolar modo la provincia di Genova, eccelle in questo settore. Qui, il tasso di occupazione è il più alto della regione, toccando il 74,3% nella fascia d’età 20-64 anni.
Queste cifre indicano non solo una buona partecipazione al mercato del lavoro, ma anche una forma di stabilità per le famiglie liguri. Tuttavia, è importante notare che la Regione ha registrato un leggero aumento nel tasso di infortuni mortali e con inabilità permanente, arrivando a 10,9 ogni 10 mila occupati nel 2022. Questo indicatore solleva preoccupazioni, dato che la media italiana è di 10, e solo la provincia di Imperia presenta un livello più basso con 7,9.
Benessere economico e retribuzioni in Liguria
L’analisi sul ‘benessere economico‘ conferma che nessuna provincia ligure si colloca nella classe di coda, ma vi è una diminuzione nelle due classi più elevate, scendendo al 55%. Questo calo è preoccupante, in quanto indica una possibile stagnazione o un andamento negativo nelle prospettive economiche di successo per la popolazione. La retribuzione media annua dei lavoratori dipendenti in Liguria risulta inferiore di 256 euro rispetto alla media nazionale, e addirittura 4.381 euro più bassa rispetto a quella del nord-ovest.
Le implicazioni di questi dati sono significative, suggerendo che, mentre la Liguria presenta una distribuzione di reddito relativamente buona rispetto alla media nazionale, esistono sfide notevoli da affrontare riguardo alle retribuzioni e alle disuguaglianze tra le province. I soggetti interessati dagli aspetti economici locali, inclusi lavoratori, giovani e famiglie, potrebbero dover affrontare una realtà complessa in cui le opportunità non sono distribuite uniformemente.
Il report dell’Istat offre uno spaccato chiaro e utile per comprendere come si stia evolvendo il benessere economico nella nostra regione. Le incertezze economiche e le disuguaglianze devono essere affrontate per garantire un futuro più equo per tutti i cittadini liguri.