Una misura restrittiva è stata adottata dal questore di ancona, Cesare Capocasa, nei confronti di quattro giovani coinvolti in una rapina nel centro cittadino. L’episodio, avvenuto circa un mese fa nei pressi di piazza Pertini, ha spinto le autorità ad intervenire con un divieto di accesso alle aree urbane circostanti. Il provvedimento mira a evitare il ripetersi di tali episodi, mantenendo alta l’attenzione sulle zone pubbliche più frequentate.
La rapina in piazza pertini e il coinvolgimento delle vittime
La rapina è avvenuta nei dintorni di piazza Pertini, punto nevralgico del centro di ancona. Le vittime erano due giovani che, mentre si trovavano in strada, sono state minacciate e colpite fisicamente. I quattro aggressori li hanno costretti a consegnare i portafogli, contenenti denaro contante. L’episodio ha destato preoccupazione, soprattutto per la modalità violenta con cui si è svolto e per la giovane età delle persone coinvolte come vittime.
Le indagini si sono svolte rapidamente. La polizia ha identificato i responsabili in breve tempo, evitando che il caso rimanesse irrisolto. Il contesto è quello di una città attenta alla sicurezza pubblica, dove un episodio simile rischierebbe di creare allarme tra i residenti. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine è stato fondamentale per ristabilire un clima di tranquillità.
Le misure di prevenzione emesse dal questore
A seguito della rapina, il questore di ancona ha emesso quattro provvedimenti di divieto di accesso alle aree urbane per i giovani responsabili. Tre di loro sono italiani, mentre uno risulta cittadino albanese. Le misure vietano l’accesso e la permanenza per tre anni in un’area specifica del centro di ancona, che comprende le vie e le piazze più frequentate come corso Stamira, via Marsala, via Palestro, via Simeoni e via San Martino.
Questa restrizione ha lo scopo di impedire che i protagonisti possano tornare nei luoghi in cui si sono verificati i fatti, riducendo così il rischio di nuovi episodi. Il rispetto del divieto rappresenta un obbligo legale e la sua violazione configurerebbe un reato autonomo, con conseguenze penali per chi lo infrange.
Il controllo e il monitoraggio di questa misura saranno affidati alle forze dell’ordine locali, che manterranno una vigilanza costante per garantire il rispetto del provvedimento e prevenire altre situazioni di conflitto nelle zone interessate.
Attività di prevenzione e contrasto alle aggregazioni giovanili nel centro di ancona
La rapina resta un episodio isolato in un contesto dove, dal 2022, non si segnalano casi rilevanti di criminalità legata a gruppi giovanili nel centro di ancona. Le forze di polizia hanno attuato un’attività continua di sorveglianza e prevenzione nelle aree urbane più frequentate, specialmente nei fine settimana.
La polizia di stato, insieme alla polizia locale, coordina i controlli sulle fasce di giovani a rischio, intervenendo con presenza sul territorio e azioni mirate. Questo lavoro ha impedito, almeno fino a oggi, che si ripetano forme di violenza o atti illeciti riconducibili a tali gruppi.
Le strategie messe in campo includono il pattugliamento regolare, il monitoraggio delle situazioni potenzialmente pericolose e la collaborazione con le istituzioni locali. Queste azioni rappresentano un presidio costante per difendere la sicurezza dei cittadini e mantenere un clima sereno nelle zone centrali di ancona.