A partire da sabato 9 novembre e fino al 31 gennaio 2025, il centro di Pescara non potrà vendere bevande per il consumo sul posto dalle ore 24 alle ore 6. Questo provvedimento, emanato con l’ordinanza numero 109 dal sindaco Carlo Masci, è parte di una serie di misure volte a ridurre l’inquinamento acustico nella zona. Alle restrizioni previste dall’ordinanza si aggiunge la richiesta agli esercenti di rimuovere tavoli e sedie dalle aree esterne entro le ore 24, al fine di prevenire assembramenti e l’aumento della densità di persone nelle strade.
Le zone interessate dal divieto
L’ordinanza si applica a specifiche aree del centro, definite nel Piano di risanamento acustico. Le zone colpite includono piazza Muzii, tra via De Cesaris e parte di via Battisti, oltre a via Mazzini, via Piave e il tratto di via Battisti dal civico 1 fino a via Mazzini. Ulteriormente, rientrano nel divieto gli spazi compresi tra via Forti, via Poerio, via Quarto dei Mille e il tratto di via Battisti tra Piazza Muzii e via De Amicis.
Il piano di risanamento acustico si basa sui dati raccolti e analizzati da un Tavolo tecnico istituito nel 2023, il quale ha suggerito una serie di interventi per gestire il rumore in città. In particolare, l’ordinanza si è resa necessaria a seguito delle rimostranze dei residenti, che hanno evidenziato il deterioramento della qualità della vita a causa dell’inquinamento acustico durante le ore notturne.
Rimozione dei tavoli e sedie: obblighi per i locali
Una parte centrale dell’ordinanza riguarda la rimozione di tavoli e sedie dagli spazi esterni dei locali. Gli esercenti sono tenuti a rispettare questa misura quotidianamente, garantendo la rimozione prima delle ore 24. Tuttavia, questa limitazione non influisce sulla possibilità di somministrare prodotti all’interno dei locali, che possono continuare a servire i clienti senza restrizioni temporali. L’amministrazione comunale ha già comunicato le nuove disposizioni alle associazioni di categoria, assicurando che tutte le persone interessate siano informate circa i cambiamenti.
Questa azione si muove nell’intento di affrontare le problematiche di assembramenti e di rumore che si sono intensificati negli ultimi tempi. Il provvedimento è finalizzato a limitare il disagio per i residenti, che spesso riportano la presenza di gruppi rumorosi nelle strade, specialmente durante le ore più tarde della notte.
Motivazioni e obiettivi dell’ordinanza
Il provvedimento si poggia su motivazioni solide e di portata sociale. Secondo la documentazione ufficiale, il “ritrovo di un gran numero di persone in ristretti spazi all’aperto” crea svariati problemi ai residenti, contribuendo non solo all’inquinamento acustico, ma anche a fenomeni di degrado urbano e abuso di alcol. L’amministrazione comunale intende così garantire il diritto al riposo notturno dei cittadini, e più in generale, limitare il rumore e migliorare il contesto urbano.
Dalla parte dell’amministrazione, l’adozione di tali iniziative è anche una risposta a precedenti problematiche legali. Infatti, un recente pronunciamento del Tribunale ha condannato il Comune a risarcire 68 residenti per un ammontare globale di circa 450 mila euro, a causa del presunto inoperato dell’amministrazione nel trattare la questione del rumore. Questo risarcimento sottolinea la necessità di un approccio più incisivo nella gestione dei problemi di inquinamento acustico nel centro città.
Queste misure, quindi, non sono solo una diretta reazione a lamentele e problematiche passate, ma rappresentano anche un passo importante verso un ambiente urbano più vivibile e rispettoso dei diritti dei cittadini.
Ultimo aggiornamento il 8 Novembre 2024 da Armando Proietti