Domani si accendono le luci della protesta: manifestazioni diffusi in tutta Italia

Domani si accendono le luci della protesta: manifestazioni diffusi in tutta Italia

Mobilitazioni in Italia per il giovane Ramy e contro la guerra in Medio Oriente: studenti, movimenti sociali e gruppi di destra si preparano a manifestare, mentre le forze dell’ordine vigilano.
Domani si accendono le luci de Domani si accendono le luci de
Domani si accendono le luci della protesta: manifestazioni diffusi in tutta Italia - Gaeta.it

In seguito agli scontri avvenuti durante i cortei per Ramy, il giovane deceduto a Milano nell’inseguimento di un controllo dei carabinieri, l’attenzione si concentra sulle manifestazioni previste nelle prossime giornate. Diverse realtà scenderanno in piazza, tra cui studenti, movimenti sociali, giovani palestinesi e gruppi di destra. La situazione si preannuncia tesa, con un forte richiamo alla partecipazione da parte degli organizzatori.

Mobilitazioni del venerdì: la Rete No ddl sicurezza in azione

Il primo appuntamento è fissato per venerdì, con una mobilitazione promossa dalla Rete No ddl sicurezza. Sotto lo slogan “100.000 luci contro il buio del regime“, la manifestazione si svolgerà in otto città italiane, tra cui Roma, Bologna, Asti e Napoli. Le fiaccolate sono programmate davanti alle Prefetture o in altri luoghi simbolici. In particolare, il momento centrale sarà nella Capitale, a piazza Sant’Andrea della Valle, alle 18.

Gli organizzatori, animati dalla volontà di far sentire la loro voce contro le restrizioni dei diritti e delle libertà, enfatizzano l’importanza di rispondere con fermezza a eventuali divieti imposti dalle autorità. “Portiamo la luce della resistenza sociale contro le ombre di chi vuole negare diritti e libertà“, afferma uno dei portavoce. In un clima di crescente tensione, determinato anche dalla narrativa dei media schierati a destra e da componenti della maggioranza politica, il messaggio è chiaro: nessun divieto sarà lasciato incontestato. I partecipanti, sostenuti da associazioni come l’Unione degli studenti universitari e la Cgil, mirano a costruire un fronte popolare di resistenza attiva.

Proteste contro la guerra in Medio Oriente: una voce collettiva

Nella stessa giornata di venerdì, sia a Bologna che a Roma, si svolgeranno mobilitazioni contro la guerra in Medio Oriente. Il grido di battaglia sarà “Stop alla complicità del governo e dell’industria bellica con il genocidio. Israele pericolo per il mondo. Palestina libera“. Queste manifestazioni riflettono un’ampia sensibilità verso i diritti umani e denunciano la situazione critica del popolo palestinese. Il coinvolgimento di più gruppi conferma la determinazione degli attivisti a sollevare questo tema, spesso al centro del dibattito pubblico, ma oggetto di tensioni crescenti.

La vasta adesione a queste mobilitazioni sottolinea un momento di condivisione e una richiesta di giustizia che non si ferma all’interpretazione politica corrente. Sia che si tratti di studenti, lavoratori o semplici cittadini, il richiamo all’unità è un aspetto centrale nei proclami che rimbombano nei corridoi delle università e nelle piazze italiane.

Sabato: la risposta della destra e la vigilanza delle forze dell’ordine

Sabato porterà un’altra giornata intensa a Bologna, dove i gruppi di destra, in particolare i Patrioti, hanno organizzato una ‘passeggiata’ in risposta ai disordini della settimana scorsa durante la manifestazione per Ramy. Questo evento è visto come una reazione a quanto accaduto in precedenza, con l’intenzione di affermare la presenza e il controllo del territorio. “Non permetteremo che le nostre città diventino dei campi di battaglia“, hanno dichiarato i rappresentanti del movimento.

L’attenzione delle forze dell’ordine è alta, soprattutto alla luce delle esperienze passate da questo gruppo, il quale ha reso noto che si impegnerà per evitare il ripetersi di episodi di violenza. Il capo della polizia, Vittorio Pisani, si è già recato a Bologna per una visita di lavoro, dando il segnale della serietà con cui le autorità intendono affrontare la situazione.

Eventi successivi: il boicottaggio di Leonardo e la Giornata della Memoria

Sempre sabato è previsto un presidio a Torino con il tema ‘Boicottiamo Leonardo‘, sostenuto da BDS e Potere al Popolo. In concomitanza, si avvicina la Giornata della Memoria, fissata per il 27 gennaio, con manifestazioni pro-Palestina programmate sia a Roma che a Bologna. Il corteo romano, intitolato “Fuori i genocidi dalla storia“, partirà alle 15 da piazza Vittorio, mentre a Bologna si terrà una mobilitazione con richieste analoghe il 25 gennaio.

Questi eventi non solo mirano a sensibilizzare il pubblico sulla questione palestinese, ma vogliono anche onorare la memoria delle vittime di genocidi avvenuti nella storia, mettendo a confronto le ingiustizie passate con quelle che continuano a verificarsi nel presente. La partecipazione a queste manifestazioni testimonia un impegno collettivo a far sentire la propria voce contro le ingiustizie sociali ed etniche a livello globale.

Ultimo aggiornamento il 15 Gennaio 2025 da Armando Proietti

Change privacy settings
×