La vicenda di Don Florin Cipca, parroco di Arcella, ha destato grande attenzione dopo la sua sospensione da parte del vescovo, monsignor Arturo Aiello, a seguito di un incidente stradale che ha rivelato un problema di alcolismo. In un’intervista a Telenostra, il sacerdote ha condiviso la sua esperienza, sottolineando il percorso di recupero avviato dopo la scoperta del suo stato. Questo episodio porta alla luce tematiche delicate legate alla salute mentale, all’alcolismo e alla responsabilità di chi guida.
La sospensione e il sostegno del vescovo
Dopo la denuncia da parte dei carabinieri per guida in stato di ebbrezza, Don Florin è stato sospeso dal suo incarico dal vescovo di Avellino. In un momento così difficile, ha sentito la necessità di esprimere gratitudine per il sostegno ricevuto: “Monsignor Aiello mi ha dato una chance, invitandomi a cominciare un percorso di recupero terapeutico e a riflettere su come continuare il ministero sacerdotale.” Questa opportunità rappresenta un passo importante per il sacerdote, impegnato a ricostruire la propria vita, sempre più lontano dalle difficoltà che ha affrontato.
Non è solo la disciplina ecclesiastica a essere in gioco, ma anche la speranza di una rinascita. Don Florin ha affrontato il suo problema con una certa apertura, rivelando di essere un alcolista e riconoscendo come il Covid abbia avuto un impatto devastante sulla sua vita. Questo aspetto personale della sua storia aggiunge profondità alla sua dichiarazione di scuse e di ricerca di un nuovo inizio.
La lotta personale contro l’alcolismo
Nel corso dell’intervista, Don Florin ha raccontato la sua battaglia con l’alcol, iniziata durante il periodo della pandemia. “Durante il Covid sono stato un mese e mezzo a letto e, isolato da tutti, ho cominciato a bere: mi ubriacavo con il desiderio di morire.” Queste parole risuonano con la realtà di molte persone che hanno affrontato momenti difficili, mettendo in luce l’importanza del supporto psicologico e di comunità nei momenti di crisi.
La sua vicenda non è solo un caso isolato, ma mette il riflettore su una problematica attuale che colpisce molte persone. Il superamento di tali difficoltà richiede un approccio integrato che combini la cura personale e il supporto sociale. La sua testimonianza potrebbe incoraggiare altre persone a uscire dall’ombra dell’alcolismo e cercare aiuto.
L’incidente e la testimonianza del sacerdote
Relativo all’incidente avvenuto domenica scorsa, Don Florin ha dato una sua versione dei fatti. “Dopo aver celebrato messa, sono stato da alcuni amici di Avellino e con loro ho bevuto alcuni bicchieri di amaro e uno spritz,” ha dichiarato. Questa serata di convivialità , purtroppo, ha preso una piega inattesa.
Mentre tornava a casa, il sacerdote ha tamponato un’auto in carreggiata, ma ha insistito sul fatto che l’incidente non è stato causato dalla sua condotta. Questa affermazione, sebbene possa essere vista in un contesto di autodifesa, si scontra con la realtà del comportamento irresponsabile di chi guida sotto l’effetto dell’alcol.
Questa situazione ha aperto un dibattito su come comportamenti simili possano influenzare non solo l’individuo coinvolto, ma anche la comunità intera. La responsabilità di chi ricopre ruoli di guida, sia spirituale che sociale, è una tematica che merita attenzione e riflessione.
Rimanere in grado di affrontare la propria vita dopo un’esperienza così traumatica non è certo semplice. Tuttavia, Don Florin ha dimostrato un’apertura verso il cambiamento, accogliendo l’opportunità di intraprendere un percorso di recupero che spera lo conduca verso una rinnovata stabilità .