Un grave episodio è avvenuto in Ucraina durante la celebrazione della festa di Teofania. Don Ihor Makar, sacerdote della Chiesa greco-cattolica ucraina, è stato ferito da un drone russo mentre si dirigeva a svolgere il proprio ministero. Fortunatamente, i seminaristi che lo accompagnavano sono usciti indenni dall’incidente. Makar dovrà subire un intervento chirurgico per rimuovere un frammento di metallo dalla gamba. Questo incidente mette in luce la realtà drammatica degli attacchi in corso nella regione di Kherson.
L’incidente a Zelenivka
Il sacerdote stava percorrendo la strada verso Zelenivka, nei pressi di Kherson, in vista della liturgia per la festa del Battesimo di Gesù. Era accompagnato da seminaristi del Seminario di Drohobych. Durante il tragitto, Makar ha notato un drone russo in volo sopra di loro. “La strada era molto scivolosa a causa del freddo, e non era possibile fermarsi o tornare indietro,” ha spiegato il sacerdote, evidenziando la pericolosità della situazione. Improvvisamente, il drone ha colpito l’auto, provocando un’esplosione che ha distrutto i finestrini e danneggiato portiere e ruote. Per fortuna, nessuno dei seminaristi ha subìto ferite, mentre Don Ihor ha riportato una scheggia conficcata nella gamba, necessitando di un’operazione chirurgica. Questo evento mette in evidenza il clima di insicurezza persistente nella regione e le conseguenze devastanti della guerra per la popolazione.
La vocazione di don Ihor Makar
Don Ihor Makar serve la comunità di Kherson dal 2005 e ha sempre dedicato la sua vita alla cura dei bisogni del suo popolo. Inizialmente, ha esercitato il suo ministero a Antonivka, una località strategica per il collegamento tra le rive del fiume Dnipro. Prima dell’invasione su larga scala russa, Makar viveva con la famiglia, ma durante l’occupazione duranta fino all’11 novembre 2022, si trovava a Ternopil. In questo periodo, ha continuato a supportare a distanza la sua comunità, inviando beni di prima necessità a coloro che erano rimasti sotto occupazione. Dopo il ritorno di Kherson sotto il controllo ucraino, ha ripreso il servizio nelle due parrocchie locali e ha continuato a sostenere la popolazione, nonostante gli attacchi quotidiani. La sua determinazione e il senso del dovere sono evidenti nelle sue parole: “Vivere qui è davvero pericoloso, ma la mia vocazione di sacerdote è quella di stare con il popolo che vuole restare.”
Gli attacchi russi durante il periodo natalizio
La violenza russa in Ucraina non ha risparmiato nemmeno i giorni di festa. Durante la vigilia di Natale, l’esercito russo ha attaccato un autobus di linea nel quartiere Shumensky di Kherson, uccidendo un funzionario pubblico e ferendo otto persone. In un altro attacco, un uomo di 48 anni è stato ucciso mentre si trovava in strada a Shyroka Balka. Durante il periodo natalizio, le forze russe hanno intensificato gli attacchi, lanciando oltre 70 missili e più di cento droni d’attacco, mirando in particolare alle infrastrutture energetiche del Paese. Questi bombardamenti hanno portato a un aumento significativo del numero di vittime civili, confermando l’assoluta vulnerabilità della popolazione. Secondo un rapporto dell’ONU, tra settembre e novembre del 2024, si contano 574 civili uccisi e 3.082 feriti a causa del conflitto in corso.
Il pesante clima di guerra in Ucraina continua a colpire duramente la vita quotidiana della popolazione, rendendo sempre più necessario un intervento internazionale e una forte attenzione ai diritti umani nella regione.
Ultimo aggiornamento il 7 Gennaio 2025 da Sofia Greco