Don Maurizio Patriciello celebra il trigesimo di Santo Romano: una messa per la speranza e la giustizia

Don Maurizio Patriciello celebra il trigesimo di Santo Romano: una messa per la speranza e la giustizia

Cerimonia a Casoria per commemorare Santo Romano, vittima di violenza giovanile. Don Maurizio Patriciello guida la messa, mentre la madre chiede giustizia e misure più severe contro i crimini dei minori.
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Don Maurizio Patriciello celebra il trigesimo di Santo Romano: una messa per la speranza e la giustizia - Gaeta.it

Questa sera, alle 18:30, si svolgerà un’importante cerimonia religiosa a Casoria, dove il parroco Don Maurizio Patriciello guiderà la messa per commemorare il trigesimo della morte di Santo Romano. Questo evento si inserisce in un contesto di forte richiesta di giustizia e cambiamento per la città di Napoli, dove la violenza giovanile continua a rappresentare una sfida critica.

La funzione a Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe

La messa, che avrà luogo presso la chiesa di Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe, non solo rappresenta un momento di raccoglimento per la comunità, ma anche un’opportunità per riflettere sulla situazione attuale di Napoli. Don Maurizio Patriciello è noto per il suo impegno contro la camorra e per la sua lotta a favore della legalità, e questa funzione riveste un significato particolare per coloro che sono colpiti dalla tragedia della violenza giovanile. La comunità si riunirà in segno di solidarietà e per mantenere vivo il ricordo di Santo, un giovane che ha perso la vita a causa di atti di violenza.

La voce della madre: le parole di Mena De Mare

La madre di Santo, Mena De Mare, ha partecipato recentemente al corteo “Liberiamo Napoli” insieme a migliaia di persone. La sua presenza e le sue parole hanno profondamente colpito l’opinione pubblica. Mena ha dichiarato: “Mio figlio non tornerà più, però i minorenni che hanno sbagliato devono rimanere in carcere.” La sua richiesta di un “fine pena mai” per i minorenni coinvolti nel crimine rivela la determinazione di una madre nel cercare giustizia per il suo bambino. Questa testimonianza si unisce a un coro di voci che chiedono una risposta più decisa da parte dello Stato nei confronti della criminalità giovanile.

L’emergenza della violenza giovanile a Napoli

Ad un mese dalla morte di Santo, il clima a Napoli rimane teso. Le cronache continuano a riportare episodi di violenza che coinvolgono giovani, una situazione che i cittadini percepiscono come un’emergenza. Mena De Mare ha sottolineato l’importanza di garantire che Napoli rimanga un luogo sicuro per tutti, affermando che “non può esistere un posto in cui non si possa andare perché un bullo di 17 anni decide di scendere con la pistola.” La richiesta di misure preventive e di pene più severe emerge come una necessità per contrastare questa ondata di violenza perpetrata da minori.

Le dichiarazioni di Francesco Emilio Borrelli

Il deputato Francesco Emilio Borrelli, di Alleanza Verdi – Sinistra, ha espresso il suo sostegno alle richieste della comunità. Egli ha affermato che, nonostante l’aumento della presenza delle forze dell’ordine a Napoli, è necessaria un’azione più incisiva. La presenza di polizia e mezzi di sicurezza è certamente apprezzabile, specialmente durante le notti della movida, ma Borrelli ha sottolineato che ciò non basta per evitare altre tragedie. È fondamentale adottare misure straordinarie per prevenire la criminalità giovanile. Conclude affermando che “Santo non sarà dimenticato,” auspicando che il suo sacrificio possa portare a un cambiamento vero e significativo nella lotta contro la violenza.

Ultimo aggiornamento il 2 Dicembre 2024 da Sofia Greco

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