Il dibattito sul possibile terzo mandato di Donald Trump si intensifica, alimentato dalle affermazioni del presidente e da discussioni tra i suoi sostenitori. Nonostante il 22esimo emendamento della Costituzione americana vieti la rielezione per un terzo mandato, Trump ha recentemente dichiarato di non escludere questa possibilità, suscitando reazioni e speculazioni dai vari fronti politici.
Le dichiarazioni di Trump
Donald Trump, attuale presidente degli Stati Uniti, ha sollevato la questione del terzo mandato durante un’intervista nello Studio Ovale. Ad una domanda provocatoria su una possibile sfida contro l’ex presidente Barack Obama, Trump ha risposto con entusiasmo: “Sarebbe fantastico”. Le sue parole non sono state puramente scherzose. Il presidente ha esplicitamente affermato di ricevere richieste da parte della gente per candidarsi nuovamente e di non voler escludere categoricamente l’idea. Ha sottolineato: “Ho quasi 4 anni davanti a me, abbiamo fatto un ottimo lavoro nei primi 100 giorni”. Queste affermazioni hanno riacceso l’attenzione su un tema che, nonostante sembri impossibile, continua a occupare le discussioni politiche.
Nel weekend, in un’intervista con NBC News, Trump ha fatto notare che non sta scherzando riguardo ai modi in cui potrebbe aggirare le limitazioni del 22esimo emendamento. Questo emendamento, ratificato nel 1951, blinda il divieto di elezione per più di due mandati. Le sue affermazioni hanno quindi creato non poco scalpore e suscitato interrogativi su quale potesse essere il suo approccio.
La risposta della Casa Bianca
In risposta alle domande frequenti da parte dei giornalisti sul terzo mandato, la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha cercato di mettere a tacere le speculazioni. Ha dichiarato che il presidente non sta considerando questa opzione e ha enfatizzato l’importanza del lavoro da completare nel suo attuale mandato. Secondo Leavitt, il popolo americano mostra supporto per le azioni intraprese da Trump, in particolare riguardo alla sicurezza dei confini. Affermazioni come queste tentano di chiudere il dibattito sull’argomento, ma l’interesse e la curiosità intorno alla figura di Trump rimangono alti.
Le opinioni degli esperti e le proposte legislative
Addentrandosi nel campo giuridico, esperti in materia costituzionale offrono chiavi di lettura diverse. Kimberley Wehle, rinomata costituzionalista, ha affermato che il 22esimo emendamento è chiaro e non ammette interpretazioni. Secondo lei, qualsiasi tentativo di Trump di ottenere un terzo mandato dovrebbe passare attraverso la creazione di un nuovo emendamento, un’impresa molto complessa, considerando il potere attuale del Partito Repubblicano nel Congresso.
Un deputato repubblicano, Andy Ogles, ha già presentato un’emendamento che mira a modificare la legge esistente, proponendo che “nessuna persona può essere eletta presidente più di tre volte”. La proposta, tuttavia, ha suscitato critiche e opposizione, e con il supporto democratico limitato, la sua approvazione sembra improbabile.
Idee alternative e strategie politiche
Le speculazioni su come Trump possa aggirare gli ostacoli costituzionali non si fermano alle sole proposte di modifica. Alcuni alleati di Trump hanno suggerito scenari alternativi, come invertire il ticket nel 2028. In questa ipotesi, JD Vance potrebbe candidarsi come presidente, mentre Trump assumerebbe il ruolo di vice. Dopo la vittoria, Vance potrebbe dimettersi, permettendo a Trump di subentrare come presidente, nonostante l’età avanzata.
D’altra parte, c’è chi suggerisce che Trump potrebbe lanciarsi in una corsa per un terzo mandato, sfidando apertamente le regole esistenti. Questo approccio sarebbe certamente controverso e susciterebbe conflitti legali che potrebbero approdare alla Corte Suprema, che all’epoca potrebbe avere giudici a lui favorevoli. Mentre il panorama politico si complica, le strategie intorno alla figura di Trump sembrano evolve, mantenendo viva la discussione sul suo futuro governativo.