L’ipotesi di un ritorno di Donald trump alle elezioni presidenziali del 2028 continua a suscitare interesse, alimentata da alcuni segnali concreti come la vendita di gadget a tema sul suo shop online. La questione apre un dibattito sul quadro costituzionale e sulle reali possibilità di un terzo mandato per l’ex presidente Usa. Ecco il contesto che si sta delineando, tra normativa e iniziative di comunicazione legate alla figura pubblica di trump.
La presenza di merchandising “trump 2028” e il messaggio al pubblico
Sul negozio online legato a Donald trump sono apparsi cappellini rossi e t-shirt con la scritta “trump 2028”, un chiaro riferimento all’anno della prossima elezione presidenziale negli Stati Uniti. Tra i prodotti più venduti spicca un cappellino proposto al prezzo di 50 dollari, indossato anche da Eric trump, figlio del leader repubblicano, pubblicato su un profilo social riconducibile all’ex presidente il 25 aprile 2025. Accanto, una maglietta con la frase “Dobbiamo riscrivere le regole” è disponibile a 36 dollari. Entrambi i prodotti recano il marchio “rigorosamente made in usa”, ovvero realizzati sul territorio nazionale.
Una narrativa di sfida e comunicazione politica
Questi oggetti mostrano un tentativo di rafforzare l’immagine di trump verso la prossima campagna elettorale e creano una narrativa di sfida rispetto ai limiti imposti dalla legge. Il merchandising serve anche a mantenere vivo l’interesse intorno alla figura dell’ex presidente e mobilitare la sua base di sostenitori, testimoniando la prospettiva di un possibile ritorno sulla scena politica nel 2028. La strategia commerciale si presenta così come una forma indiretta di comunicazione politica, ancor prima di qualsiasi annuncio ufficiale di candidatura.
I limiti costituzionali e il 22esimo emendamento in vigore dal 1951
La Costituzione americana, attraverso il 22esimo emendamento, vieta a chi ha già servito due mandati come presidente di ricandidarsi per un terzo. Entrato in vigore nel 1951, questo articolo è chiaro: “nessuna persona potrà essere eletta alla carica di presidente più di due volte”. Donald trump ha già ricoperto il ruolo dal 2017 al 2021, quindi di fatto è inibito da questa norma a una nuova candidatura nel 2028.
Origine e motivazioni del limite
Questo limite fu istituito anche in risposta alla lunga presidenza di Franklin D. Roosevelt, che vinse quattro volte. La norma vuole evitare concentrazioni di potere eccessive e promuovere un’alternanza alla guida del Paese. La relativa chiarezza della regola non ha impedito però a trump di evocare pubblicamente una possibile strada per aggirarla, con affermazioni che suggeriscono una volontà di esplorare metodi alternativi per presentarsi nuovamente alle urne.
Le difficoltà nel modificare la costituzione e la realtà politica attuale
Per eliminare il limite dei due mandati, sarebbe necessaria una revisione costituzionale. Questo processo implica, innanzitutto, un voto con maggioranza dei due terzi sia alla Camera che al Senato degli Stati Uniti. Successivamente, almeno 38 dei 50 Stati devono ratificare la modifica perché diventi legge. Un percorso di questa natura non solo è complesso, ma appare, allo stato attuale, del tutto impraticabile per i repubblicani a causa della loro situazione parlamentare e della disparità tra Stati.
Il contesto politico e la percezione del limite
Il contesto politico nazionale mostra inoltre scarsa apertura verso cambiamenti di questo tipo. Il rispetto per il 22esimo emendamento è ampiamente condiviso nel Paese e persino tra molti esponenti repubblicani. La narrazione popolare tende a considerare il limite come un baluardo della democrazia negli Stati Uniti. Alla luce di questo, qualsiasi tentativo formale di modifica sembra fermarsi prima di partire, rendendo la prospettiva di un terzo mandato per trump soltanto una suggestione più che una possibilità concreta.
Il discorso pubblico di donald trump e le implicazioni future
Donald trump non ha mai escluso del tutto la possibilità di tornare a candidarsi per la presidenza, e la presenza del merchandising dedicato sembra confermare l’intenzione di mantenere viva questa opzione. Le sue dichiarazioni recenti, che accennano a “modi per farlo”, lasciano aperto il campo a interpretazioni diverse ma non formano un impegno preciso, almeno per ora.
La figura di trump continua a polarizzare l’opinione pubblica e a influenzare il dibattito politico negli Stati Uniti. Il tema di un possibile terzo mandato torna periodicamente nella discussione, pur restando confinato all’ambito della provocazione politica piuttosto che a un reale progetto istituzionale. Al momento, il quadro rimane quello di un gioco mediatico e di un’operazione comunicativa che mantiene alta l’attenzione ma si scontra con limiti legali difficilmente aggredibili nel breve periodo.