Donazione all'ospedale Mazzini di Teramo: una nuova centrale di monitoraggio per la terapia intensiva

Donazione all’ospedale Mazzini di Teramo: una nuova centrale di monitoraggio per la terapia intensiva

A Teramo, l’impresa Quadrifoglio Serramenti dona un avanzato macchinario all’ospedale Mazzini, migliorando il monitoraggio dei pazienti in terapia intensiva e promuovendo la solidarietà nella sanità pubblica.
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Donazione all'ospedale Mazzini di Teramo: una nuova centrale di monitoraggio per la terapia intensiva - Gaeta.it

A Teramo, un importante gesto di solidarietà si è materializzato con la donazione di un avanzato macchinario medicale all’Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Mazzini. Questo dispositivo, donato dall’impresa Quadrifoglio Serramenti, rappresenta un significativo passo avanti verso l’ottimizzazione del monitoraggio dei pazienti in terapia intensiva. La cerimonia di consegna ha visto la partecipazione delle autorità sanitarie locali e volti noti dell’imprenditoria.

La cerimonia di consegna del macchinario

La donazione è avvenuta in una cerimonia informale all’interno del reparto di Anestesia e Rianimazione, dove sono intervenuti il direttore generale dell’ospedale Maurizio Di Giosia, il direttore dell’unità operativa Federica Venturoni e Giuseppe Di Giuseppe, Ifo del reparto. L’atmosfera era caratterizzata da un misto di orgoglio e gratitudine, sottolineando il valore della generosità individuale nella sanità pubblica. Il macchinario donato è una centrale di monitoraggio all’avanguardia, progettata per facilitare le operazioni quotidiane e migliorare il legame tra pazienti e personale medico. Questo avviene attraverso l’automazione di alcuni processi, affinché i professionisti possano concentrarsi di più sulle interazioni umane.

Il contributo della tecnologia all’assistenza sanitaria

La nuova centrale di monitoraggio non è soltanto un semplice supporto tecnico, ma un vero e proprio strumento che incarna l’essenza dell’assistenza sanitaria moderna. Questo dispositivo permette di monitorare i parametri vitali dei pazienti in tempo reale, un fattore cruciale durante le procedure invasive che caratterizzano la terapia intensiva. La tecnologia adottata offre diversi vantaggi: non solo migliora la precisione nel rilevamento dei dati, ma consente anche di ridurre il carico di lavoro per il personale sanitario, permettendo così di dedicare più tempo a ciascun paziente.

Il risultato è una cura più umanizzata, dove l’utilizzo della tecnologia si integra armoniosamente con l’aspetto relazionale dell’assistenza. Questa evoluzione è essenziale, in quanto la cura non è solo una somma di interventi medici, ma un percorso che deve tener conto anche del benessere psicologico dei pazienti.

La solidarietà al centro dell’azione amministrativa

Maurizio Di Giosia, il direttore generale dell’ospedale, ha voluto esprimere la sua gratitudine per il gesto di Cristian Cortellini, uno dei donatori, collegando la sua donazione alla vicinanza personale che quest’ultimo ha con il reparto. Cortellini ha scelto di supportare l’ospedale in un momento particolarmente difficile, in quanto la moglie è attualmente ricoverata per una malattia rara. Di Giosia ha rimarcato come questo gesto rappresenti un esempio concreto di solidarietà, capace di ispirare ulteriormente l’azione amministrativa verso un’assistenza più attenta e umana.

Queste dichiarazioni rinforzano l’idea che la salute pubblica possa trarre giovamento dall’impegno e dalla generosità dei privati, coinvolgendo così l’intera comunità nel miglioramento del sistema sanitario. La donazione di Cortellini è dunque vista non solo come un aiuto materiale, ma anche come un invito a considerare il valore delle relazioni umane nel contesto della cura.

L’anno corrente potrebbe segnare un nuovo capitolo per l’ospedale Mazzini, in cui l’innovazione tecnologica e la solidarietà si pongono come pilastri fondamentali per una sanità pubblica sempre più orientata al paziente.

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