La donna di 48 anni, residente ad Aprilia, è stata protagonista di un drammatico evento lo scorso settembre, quando avrebbe aggredito il compagno con un coltello, causandogli gravi ferite all’addome. Il giudice, Mattioli, al Tribunale di Latina, ha concesso il rito abbreviato, garantendo uno sconto di pena in caso di condanna. Tuttavia, è stato necessario l’ascolto della parte lesa, il compagno aggredito, prima di procedere.
La Lite e L’Aggressione
Secondo quanto emerso, la lite tra la coppia sarebbe nata a seguito del ritorno del compagno a casa con un’auto rubata. Questo fatto avrebbe scatenato la furia della donna, portandola ad aggredire l’uomo con un coltello. La situazione, già tesa, ha portato a un grave episodio di violenza domestica che ha richiesto l’intervento immediato del personale medico e delle forze dell’ordine.
L’Intervento e Il Ricovero
Una volta avvenuta l’aggressione, la donna si è barricata in casa, rifiutandosi di aprire la porta e dimostrando segni di instabilità emotiva. Dopo un lungo tentativo di persuasione da parte delle autorità, è stata sedata e trasferita all’Ospedale dei Castelli per essere tenuta sotto osservazione. Successivamente, a causa dell’accusa di tentato omicidio, è stata trasferita nel carcere di Rebibbia.
L’Udienza e Il Rito Abbreviato
Durante l’udienza successiva, è emerso un nuovo dettaglio: il furto dell’auto da parte del compagno sarebbe stato il motivo scatenante della lite. Questo elemento, non emerso inizialmente, ha contribuito a delineare meglio la dinamica dell’aggressione. La donna ha scelto di non rispondere durante l’interrogatorio, mantenendo il riserbo sulle motivazioni del suo gesto.
Conclusione dei Fatti
L’episodio si è verificato all’interno dell’abitazione della coppia, situata in una traversa di via Pantanelle, nei pressi della città di Latina. L’attesa per l’evolversi del processo conferma la gravità degli eventi e la complessità delle dinamiche relazionali che hanno portato a tale tragico epilogo.