Una donna è stata giudicata colpevole e dovrà restituire una somma considerevole di denaro, pari a 700mila euro, che aveva ricevuto in donazioni dal marito affetto da grave cancro. La vicenda si è trasformata in una controversia legale quando i figli dell’uomo hanno agito legalmente contro la loro matrigna per presunti maltrattamenti subiti dal padre negli ultimi tempi della sua vita.
I maltrattamenti verso il marito malato
La donna coinvolta nel caso è stata accusata di aver perpetrato una serie di abusi e violenze nei confronti del marito malato, che si è visto costretto a lasciare la propria casa per trovare rifugio presso i figli, nonostante il suo stato di salute fosse estremamente fragile. Le testimonianze raccolte evidenziano un quadro allarmante di ingiurie e comportamenti disumani, che hanno portato l’uomo a richiedere la separazione legale con addebito.
La denuncia contro la matrigna
Dopo la scomparsa dell’uomo a causa della malattia che lo affliggeva, i figli hanno deciso di agire legalmente contro la matrigna per ottenere giustizia e difendere l’eredità del padre. Le prove presentate includono registrazioni audio in cui sono udibili gli insulti e le vessazioni perpetrati dalla donna nei confronti del marito malato. In aggiunta, è stato presentato un testamento redatto dal padre poco prima della sua morte, nel quale revocava le donazioni concesse alla moglie a causa dei maltrattamenti.
La decisione del tribunale
Dopo un processo dettagliato, il tribunale ha deliberato che la donna dovrà restituire l’intera somma di 700mila euro ricevuta in donazioni, motivando la sentenza con il concetto di “ingratitudine”. Il denaro recuperato sarà destinato all’eredità dei figli dell’uomo dal suo primo matrimonio, coloro che hanno preso le difese del padre e agito contro la matrigna per difenderne la memoria e i diritti patrimoniali.