Donna di sesto fiorentino ottiene risarcimento per rumori provocati da tacchi sul pavimento in gres

Donna di sesto fiorentino ottiene risarcimento per rumori provocati da tacchi sul pavimento in gres

Una donna di Sesto Fiorentino ottiene un risarcimento di 10.000 euro per i disturbi causati dai rumori dei tacchi sul pavimento in gres porcellanato dopo una ristrutturazione, con impatto sulla salute psicologica.
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A Sesto Fiorentino, una donna ha ottenuto un risarcimento di 10.000 euro per i disturbi psicologici causati dai rumori continui dei tacchi sul pavimento in gres porcellanato della vicina, nonostante l'adozione di misure fonoassorbenti. - Gaeta.it

Una vicenda di convivenza difficile a sesto fiorentino ha portato una donna a chiedere giustizia per i rumori continui causati dalla vicina di casa. A suscitare il litigio è stato il suono dei tacchi che risuonavano sul pavimento di gres porcellanato dopo una ristrutturazione. Il problema ha avuto conseguenze sulla salute psicologica della denunciante, che si è rivolta al tribunale. Il caso si chiude con un risarcimento di diecimila euro.

Il problema del rumore causato dal gres porcellanato dopo la ristrutturazione

Nel 2018, l’appartamento di sopra a sesto fiorentino ha subito lavori di ristrutturazione terminati con la posa di un pavimento in gres porcellanato. Questo materiale è noto per essere particolarmente duro e rifrangente, caratteristiche che permettono ai suoni di tacchi, passi e oggetti caduti di propagarsi con forza. Secondo quanto riportato nella denuncia, i rumori erano diventati causa di un disagio crescente per la vicina di casa sotto l’appartamento.

La rigidità del gres porcellanato amplifica ogni rumore generato da movimenti sopra il pavimento. In particolare, i tacchi hanno provocato un effetto sonoro tale da disturbare la quiete domestica della donna che abitava l’appartamento inferiore. Non solo il passo, ma anche oggetti accidentalmente fatti cadere hanno generato suoni forti e frequenti.

Il problema non è immediatamente risolvibile con la semplice convivenza, perché il materiale rigido trasmette quasi intatti i rumori. Questo ha portato a una situazione di tensione che, nel tempo, ha inciso in modo significativo sul benessere di chi subiva questi disturbi.

Le difficoltà nella gestione del disturbo

“La rigidità del pavimento amplifica ogni piccolo rumore, rendendo difficile una convivenza pacifica,” ha spiegato la denunciante, sottolineando la frustrazione crescente causata dal rumore persistente.

Interventi giudiziari e misure adottate per limitare il disturbo sonoro

Di fronte ai primi reclami, il tribunale di sesto fiorentino ha disposto un ordine per l’adozione di soluzioni volte a ridurre l’impatto acustico nell’appartamento superiore. La sentenza ha raccomandato di diminuire i rumori con l’introduzione di elementi fonoassorbenti come tappeti o moquette. In pratica, la vicina responsabile della rumorosità ha dovuto mettere mano agli ambienti per inserire 17 tappeti su tutta la superficie calpestabile.

Questa misura, seppur impegnativa, non ha prodotto i risultati sperati. Il rumore dei tacchi e degli oggetti che cadono rimaneva un problema serio. La situazione ha confermato la difficoltà di contenere questi suoni in abitazioni costruite con materiali rigidi e senza appositi trattamenti acustici di origine.

La diagnosi che ha supportato la causa

L’insoddisfazione per i continui disturbi ha spinto la donna a cercare un risarcimento economico, sostenendo un danno per la salute psicologica. A supporto della sua richiesta, è stata prodotta una diagnosi medica che evidenziava un disturbo da ansia ricorrente provocato dallo stress acustico. “La documentazione medica ha reso evidente come il fastidio non fosse solo momentaneo ma con un reale impatto sulla psiche,” ha commentato l’avvocato della denunciante.

Il risarcimento spettante e la valutazione del tribunale

Il tribunale di sesto fiorentino, dopo aver valutato prove e testimonianze, ha stabilito un indennizzo parziale a favore della donna che aveva subito il disturbo. La somma riconosciuta è stata di 10.000 euro, inferiore rispetto ai 26.000 chiesti inizialmente dalla parte richiedente.

La riduzione dell’importo non nega il riconoscimento di una lesione alla serenità domestica e alla salute psicologica della denunciata. Il giudice ha tenuto conto del fatto che la vicina della casa superiore aveva applicato le misure indicate per contenere i rumori, anche se non completamente efficaci.

Riflessioni sull’impatto delle ristrutturazioni

Questo episodio segnala come le ristrutturazioni, se non accompagnate da scelte che considerano anche l’impatto acustico, possono provocare conflitti tra vicini con effetti sulla salute. L’ordinanza giudiziaria e la cifra del risarcimento evidenziano una strada aperta per chi si sente leso da rumori insopportabili in abitazioni condominiali o affiancate.

Il caso di sesto fiorentino si inserisce in un dibattito più ampio sul tema della convivenza nelle abitazioni urbane, specie quando certi materiali, pur apprezzati per estetica o praticità, lasciano il campo a disagi inattesi e continuativi per chi vive a ridosso.

  • Laura Rossi

    Laura è la mente dietro una popolare rubrica su Gaeta.it, un rinomato sito dedicato alle notizie e agli eventi della città di Gaeta e dell'intero Lazio. La sua rubrica, apprezzata per l'approccio approfondito e analitico, si concentra su temi di attualità, cronaca locale e sviluppi culturali, offrendo agli abitanti e ai visitatori informazioni dettagliate e aggiornate. Grazie alla sua esperienza e passione per il giornalismo, Laura ha saputo creare un legame solido con la sua audience, fornendo contenuti che non solo informano ma stimolano anche il dibattito e la riflessione sulla vita nella regione.

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