Donne e agricoltura: il cambiamento sociale nel settore agricolo

Oltre 200.000 donne in Italia trasformano l’agricoltura, gestendo un terzo delle aziende agricole e promuovendo innovazione, sostenibilità e inclusione sociale nel settore tradizionalmente maschile.
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Donne e agricoltura: il cambiamento sociale nel settore agricolo - Gaeta.it

Oltre 200.000 donne sono attivamente coinvolte nel settore agricolo in Italia, un settore tradizionalmente maschile che sta vivendo una trasformazione significativa grazie al contributo femminile. Queste donne non solo gestiscono un terzo delle aziende agricole del Paese, ma portano anche una nuova visione dell’agricoltura, con un focus sull’innovazione e il sociale. Durante il conferimento del Premio ‘Donne Amiche della Terra’ presso la sede di Coldiretti a Palazzo Rospigliosi, Maria Francesca Serra, presidente di Donne Coldiretti Impresa, ha messo in luce l’importanza di questo cambiamento.

Il contributo femminile nell’agricoltura

Le donne lavoratrici del settore agricolo stanno apportando un valore aggiunto non indifferente. Con alle spalle un percorso di alta formazione, queste professioniste riescono a combinare tradizione e innovazione. Maria Francesca Serra ha sottolineato come questo mix stia conducendo a profondi cambiamenti nelle aziende agricole. L’approccio delle donne si concentra non solo sulla produzione, ma anche sulla trasformazione e commercializzazione dei prodotti, mostrando una grande attenzione ai temi sociali.

Le aziende agricole a conduzione femminile diventano così un porto sicuro per persone vulnerabili, come le vittime di violenza. Questo aspetto sociale è, secondo Serra, essenziale per mantenere viva la comunità e promuovere il benessere territoriale. Le donne che operano in questo settore non si limitano a coltivare la terra, ma si impegnano attivamente nel tessuto sociale, diventando dei punti di riferimento per le persone del proprio territorio.

La visione dell’agricoltura nel futuro

L’agricoltura ha sempre avuto un’importanza fondamentale all’interno dell’economia e della cultura italiana. Oggi, con un cambiamento nei gusti e nelle aspettative dei consumatori, il riconoscimento del valore del cibo di qualità sta diventando sempre più forte. Coldiretti è da anni in prima linea in una battaglia contro l’uso di cibi sintetici, promuovendo invece una dieta sana e bilanciata.

Le donne di Coldiretti, dal 1999, hanno impostato il progetto di educazione alimentare ‘Campagna Amica’. Questo programma si rivolge in particolare ai più giovani, con l’obiettivo di infondere nei consumatori di domani consapevolezza e rispetto per la stagionalità dei prodotti e per il concetto di chilometro zero. Serra evidenzia come la formazione delle nuove generazioni sia cruciale per garantire un futuro migliore, non solo per il settore agricolo, ma per l’intero sistema alimentare.

L’importanza di preservare il patrimonio agricolo

La conservazione della tradizione agricola è in mano alle donne che, attraverso il loro operato, preservano non solo le tecniche di coltivazione, ma anche i valori culturali legati alla terra e al suo utilizzo. Queste donne dimostrano che l’agricoltura può evolvere senza perdere il legame con il proprio passato e le proprie radici. La capacità di innovarsi e adattarsi, unita ad un forte senso di responsabilità sociale, rende queste aziende femminili un esempio da seguire.

Il settore agricolo italiano, grazie al contributo delle donne, non si limita a produrre cibo, ma si apre a nuovi orizzonti e a nuove possibilità. Il futuro è scritto anche dalle scelte delle lavoratrici del comparto, che mirano a un’agricoltura sostenibile e attenta ai bisogni del proprio territorio, rendendo le aziende agricole non solo produttive, ma anche vivaci centri di aggregazione sociale e culturale.

Ultimo aggiornamento il 13 Novembre 2024 da Armando Proietti

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